Il 18 dicembre 2025, a Roma, si è tenuta una conferenza significativa per il settore medico, dove esperti hanno discusso dell’importanza della nutrizione nella gestione della malattia di Crohn. Questo incontro ha segnato un passo avanti nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici). Per la prima volta, i corsi regionali Ig-Ibd (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) hanno incluso sessioni specifiche dedicate alla nutrizione clinica, sottolineando il ruolo fondamentale che questa può avere nella terapia.
Il ruolo della nutrizione nella terapia della malattia di Crohn
La malattia di Crohn colpisce attualmente oltre 100mila persone in Italia, con un aumento dei casi superiore al 500% negli ultimi anni. Questo dato, fornito da Nestlé Health Science, evidenzia la necessità di un approccio globale e integrato nel trattamento dei pazienti. La nutrizione non è più vista come un aspetto secondario, ma come un elemento chiave che può influenzare l’efficacia dei farmaci e la qualità della vita dei pazienti. La campagna “Più Crohnsapevoli – Per una nutrizione consapevole“, sostenuta da Nestlé Health Science, ha contribuito a promuovere questa consapevolezza tra i professionisti del settore.
Massimo Claudio Fantini, presidente di Ig-Ibd, ha dichiarato che l’inclusione della nutrizione clinica nei corsi rappresenta un cambiamento culturale significativo. Le nuove linee guida Ecco 2025 (European Crohn’s and Colitis Organisation) confermano ufficialmente l’importanza della nutrizione come parte integrante del percorso terapeutico, riconoscendo che il benessere nutrizionale del paziente ha un impatto diretto sulla remissione della malattia e sulla prevenzione delle complicanze.
Nuove linee guida e approcci terapeutici
Con l’adozione delle nuove linee guida, la nutrizione clinica entra ufficialmente nel trattamento degli adulti affetti da malattia di Crohn. Le raccomandazioni si basano su prove scientifiche e includono l’uso di Nutrizione Enterale Esclusiva (EEN), che si è dimostrata efficace nel promuovere la remissione, e la Nutrizione Parziale Enterale (PEN), utile per mantenere la remissione come supporto alla terapia farmacologica. Inoltre, la Dieta di Esclusione per la Malattia di Crohn (CDED) combinata con PEN è stata identificata come l’unica dieta scientificamente approvata per indurre la remissione.
L’approccio alla nutrizione clinica si sta evolvendo rapidamente, e questa evoluzione è supportata da un numero crescente di studi che evidenziano i benefici clinici non solo per i pazienti pediatrici, ma anche per gli adulti. La crescente consapevolezza riguardo all’importanza della nutrizione nella gestione delle Mici sta portando a un cambiamento nelle pratiche terapeutiche.
Collaborazione tra Ig-Ibd e Nestlé Health Science
Durante il corso precongressuale Ig-Ibd, si è discusso della transizione dei pazienti dalle cure pediatriche a quelle per adulti, con un focus particolare sulla nutrizione clinica. Questo evento è stato realizzato grazie al contributo non condizionante di Nestlé Health Science, che ha espresso il suo impegno a promuovere una cultura della nutrizione clinica come parte integrante della cura.
Nestlé Health Science ha presentato Modulen, un alimento a fini medici speciali, come una soluzione nutrizionale supportata da numerose evidenze cliniche nella gestione della malattia di Crohn. La collaborazione tra Ig-Ibd e l’azienda mira a favorire la diffusione di buone pratiche e a costruire un linguaggio condiviso tra professionisti, istituzioni e pazienti, per garantire un trattamento più efficace e integrato per chi vive con questa malattia.
