Il 18 dicembre 2025, il noto cantante Marco Carta ha fatto una toccante apparizione nel programma “La volta buona” condotto da Caterina Balivo. Durante l’intervista, l’ex vincitore di Amici ha rivelato dettagli intimi e dolorosi della sua infanzia, segnata da esperienze di rifiuto e perdita.
Un’infanzia segnata dal rifiuto
Marco Carta ha condiviso con il pubblico il suo tentativo di incontrare per la prima volta il padre all’età di sette anni. Ricorda un lunedì in cui si era preparato con cura per quell’incontro, ma, nonostante la sua attesa, il padre non si presentò. “Ero piccolo ed emozionato”, ha raccontato, “ogni uomo che passava mi faceva sperare, ma il tempo scorreva e lui non arrivava mai”. La madre, dopo ore di attesa, decise di portarlo via, lasciando nel giovane Marco una ferita profonda. “Lì ho capito che non lo avrei mai conosciuto”, ha affermato, esprimendo il dolore per un’assenza che non è mai riuscito a perdonare. Il padre è morto circa due anni dopo, ma per Marco, quell’assenza era già stata vissuta: “Quando mamma mi ha detto che era morto, io sono rimasto impassibile, perché per il bambino che ero, lui era già morto quel giorno”.
La perdita della madre
Marco Carta ha poi parlato della sua madre, descrivendo la devastazione che ha provato quando è venuta a mancare a causa di una malattia, quando lui aveva solo 28 anni. “Un destino crudele”, ha detto, “sono cresciuto con lei, mi ha dato tutto ciò che poteva, mentre mio padre mi ha rifiutato, lasciandomi con tante lacune“. La figura di sua madre è stata centrale nella sua vita, e la sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile.
Il ruolo di nonna Elsa
Nonostante le perdite, Marco ha trovato conforto nella figura di nonna Elsa, che ha descritto come una donna coraggiosa e bella, sia dentro che fuori. La morte di nonna Elsa ha rappresentato un’altra dura prova per il cantante. “Pensavo di poterla vivere ancora di più”, ha detto, sottolineando l’importanza che questa figura ha avuto nel suo percorso di vita. La sua testimonianza ha suscitato una forte emozione in studio, commuovendo Caterina Balivo e il pubblico presente.
La storia di Marco Carta, segnata da esperienze di rifiuto e perdita, si è rivelata una testimonianza di resilienza e di come, nonostante le difficoltà, ci si possa sempre rialzare e trovare un senso di appartenenza attraverso le relazioni significative.
