Caso Garlasco: riprende il processo con l’udienza dell’incidente probatorio e la presenza di Stasi

Lorenzo Di Bari

Dicembre 18, 2025

Il caso Garlasco ha riacquistato attenzione il 18 dicembre 2025, quando Alberto Stasi è apparso in tribunale a Pavia per l’udienza relativa all’incidente probatorio che coinvolge Andrea Sempio. Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, ha deciso di partecipare all’udienza, una scelta confermata dal suo avvocato, Antonio De Rensis. Quest’ultimo ha spiegato che, sebbene Stasi fosse presente, gli è stato chiesto di non rilasciare dichiarazioni nel corso della seduta.

Il caso Garlasco e l’udienza a Pavia

Al tribunale di Pavia, si è svolta un’udienza cruciale per il caso Garlasco, che ha visto la presenza inaspettata di Alberto Stasi, il quale ha partecipato per ragioni legate al suo coinvolgimento nel caso. La Procura sta attualmente indagando su Andrea Sempio, accusato di omicidio in concorso per il delitto avvenuto il 13 agosto 2007. Stasi, che ha già scontato una condanna per il delitto di Chiara Poggi, si trova ora a fronteggiare nuove dinamiche legate a questo caso complesso. L’avvocato De Rensis ha sottolineato l’importanza della presenza di Stasi, evidenziando che il Tribunale della Sorveglianza ha autorizzato la sua partecipazione all’udienza.

Le argomentazioni della difesa di Andrea Sempio

Durante l’udienza, il legale di Andrea Sempio, Liborio Cataliotti, ha presentato le sue argomentazioni riguardo alla perizia genetica. Secondo Cataliotti, il risultato dell’analisi del DNA non può essere considerato giuridicamente valido, poiché non è stato replicato con successo. La difesa ha messo in evidenza che la traccia genetica presente sulle unghie di Chiara Poggi, attribuita a Sempio, potrebbe essere il risultato di un contatto indiretto, avvenuto in un momento precedente al delitto. Cataliotti ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di contaminazione e ai limiti della biostatistica utilizzata per determinare la compatibilità del DNA.

L’avvocato ha chiarito che non è possibile stabilire con certezza il contesto in cui è avvenuto il contatto tra Sempio e la vittima, evidenziando l’incertezza riguardo alla provenienza della traccia. La difesa sostiene che la presenza dell’aplotipo Y di Sempio sulle unghie di Chiara Poggi non possa essere interpretata come un indizio decisivo, ma piuttosto come un elemento di dubbio che richiede ulteriori chiarimenti.

Con il caso Garlasco che continua a evolversi, le prossime udienze e le indagini in corso potrebbero apportare nuovi sviluppi a una vicenda che ha già suscitato un ampio interesse mediatico e pubblico.

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