Campari vende amaro Averna e mirto Zedda Piras per 100 milioni di euro

Marianna Ritini

Dicembre 18, 2025

Il 18 dicembre 2025, Campari Group ha annunciato la cessione del noto amaro Averna e del mirto Zedda Piras a Illva Saronno Holding per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Illva Saronno, già proprietaria di marchi celebri come Disaronno e dei vini storici siciliani Florio e Duca di Salaparuta, amplia così il proprio portafoglio con queste due storiche etichette.

Dettagli dell’operazione

La transazione, che prevede la vendita del 100% di NewCo e del magazzino dei prodotti finiti gestito da Campari, si svolgerà senza l’inclusione di cassa o debito finanziario. Il pagamento avverrà interamente in contante, ma sarà soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento del prezzo. Attualmente, la determinazione della plusvalenza derivante da questa operazione è in fase di valutazione. Il completamento della transazione è atteso entro la prima metà del 2026.

Campari Group, attraverso questa manovra, intende rifocalizzarsi sul proprio marchio prioritario Braulio nella categoria degli amari. Questo passaggio è stato descritto come un passo significativo nella strategia di razionalizzazione del portafoglio, mirato a semplificare le operazioni aziendali e a ridurre la leva finanziaria. La decisione di cedere questi marchi riflette un chiaro intento di concentrare le risorse sui brand considerati core, contribuendo così a una gestione più efficiente del business.

Implicazioni per il mercato

La cessione di Averna e Zedda Piras potrebbe avere ripercussioni significative nel mercato degli amari, dove la competizione è sempre più agguerrita. Illva Saronno, con l’acquisizione di questi marchi, si posiziona per ampliare la propria offerta e attrarre un pubblico più vasto. L’integrazione di Averna, un prodotto iconico nel panorama degli amari italiani, potrebbe rafforzare ulteriormente la presenza di Illva nel segmento premium del mercato.

Per Campari, la scelta di concentrarsi su Braulio potrebbe rappresentare un’opportunità per consolidare la propria leadership in un settore in continua evoluzione. La strategia di razionalizzazione del portafoglio, che prevede la cessione di marchi non più allineati con la visione a lungo termine dell’azienda, sembra essere una mossa lungimirante in un contesto di mercato in rapido cambiamento.

La cessione di questi marchi storici non è solo un cambiamento di proprietà, ma segna anche un’evoluzione nella strategia commerciale di entrambe le aziende coinvolte, evidenziando l’importanza di adattarsi alle dinamiche del mercato e alle preferenze dei consumatori.

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