Usa, Trump annuncia nuove restrizioni sull’immigrazione per i palestinesi

Franco Fogli

Dicembre 17, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato il 16 dicembre 2025 una nuova serie di restrizioni riguardanti l’immigrazione, ampliando l’elenco dei Paesi da cui è limitato l’ingresso negli Stati Uniti. Tra le nazioni recentemente aggiunte figurano Burkina Faso, Mali, Niger, Sud Sudan, Siria, Laos e Sierra Leone, portando a un totale di 19 Paesi sotto misure restrittive.

Le nuove misure di immigrazione

La Casa Bianca ha comunicato che queste nuove limitazioni sono state adottate per proteggere la sicurezza nazionale e la sicurezza pubblica. Il presidente Trump ha specificato che l’intento è quello di impedire l’entrata nel Paese di cittadini stranieri per i quali non ci sono informazioni sufficienti a valutare i rischi connessi. Questo approccio mira a garantire una cooperazione più efficace con i governi esteri e a far rispettare le leggi sull’immigrazione.

In particolare, il nuovo decreto include anche gli individui in possesso di documenti rilasciati dall’Autorità palestinese. Tra i Paesi già soggetti a restrizioni, si confermano Afghanistan, Birmania, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. L’inserimento di Burkina Faso, Mali, Niger, Sud Sudan, Siria, Laos e Sierra Leone rappresenta un ampliamento significativo delle misure di controllo.

Obiettivi e giustificazioni della Casa Bianca

La Casa Bianca ha evidenziato che è compito del presidente garantire che chi desidera entrare negli Stati Uniti non rappresenti una minaccia per il popolo americano. Le misure adottate sono state descritte come necessarie per rafforzare la sicurezza nazionale, promuovere obiettivi di politica estera e garantire un’efficace lotta al terrorismo.

Il governo statunitense ha sottolineato l’importanza di ottenere la cooperazione dei governi stranieri per facilitare la gestione delle immigrazioni e per perseguire le leggi vigenti. Le nuove restrizioni sono un passo verso un sistema di immigrazione che possa garantire maggiore sicurezza e controllo sulle persone che desiderano entrare nel Paese.

Le reazioni alle nuove restrizioni

Le nuove misure annunciate da Trump hanno suscitato reazioni contrastanti sia a livello nazionale che internazionale. Da un lato, i sostenitori della politica di immigrazione del presidente vedono queste restrizioni come una necessità per garantire la sicurezza degli Stati Uniti. Dall’altro lato, i critici esprimono preoccupazione per l’impatto che queste decisioni possono avere sulle persone provenienti da Paesi già in difficoltà.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno già manifestato la loro opposizione, sottolineando che tali politiche possono portare a discriminazioni e a una maggiore vulnerabilità per le persone in cerca di asilo. Le discussioni su queste misure sono destinate a continuare, con un focus particolare sulle implicazioni a lungo termine per la politica di immigrazione statunitense.

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