Nel 2025, il progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco” di Nespresso ha raggiunto un importante traguardo grazie alla sinergia con Banco Alimentare dell’Emilia Romagna. Questa collaborazione ha portato alla donazione di 100 quintali di riso, equivalenti a oltre 100.000 piatti, destinati a circa 200 organizzazioni benefiche attive nella regione. L’iniziativa, avviata nel 2011, si fonda sull’impegno dei consumatori nel riciclare le capsule di caffè in alluminio esauste, contribuendo così alla rigenerazione di alluminio e caffè.
Il contributo alla sostenibilità in Emilia Romagna
L’impatto del progetto “Da Chicco a Chicco” è evidente in Emilia Romagna, dove, da gennaio a ottobre 2025, sono state recuperate circa 150 tonnellate di capsule esauste. Questo risultato è stato possibile grazie alla presenza di 44 punti di raccolta disseminati tra Boutique Nespresso e isole ecologiche partner dell’iniziativa. Da queste capsule, sono state rigenerate oltre 85 tonnellate di caffè, trasformate in compost, e 8 tonnellate di alluminio, destinate a nuove applicazioni. Questi dati testimoniano come il riciclo delle capsule possa generare nuovi oggetti e contribuire a iniziative solidali, creando un impatto positivo per il territorio e le persone.
Il progetto ha avuto origine dalla collaborazione con Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), con l’obiettivo di facilitare il conferimento delle capsule esauste in punti di raccolta. Attualmente, sono oltre 200 i punti di raccolta distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le capsule vengono trattate in impianti specializzati, dove il caffè e l’alluminio vengono separati per essere recuperati. L’alluminio, riciclabile all’infinito, trova nuova vita in prodotti come penne e biciclette, mentre il caffè esausto viene trasformato in compost, un fertilizzante naturale utilizzato in risaie italiane.
Un ciclo virtuoso di solidarietà
Matteo Di Poce, specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana, ha sottolineato l’importanza del progetto “Da Chicco a Chicco”, evidenziando come un gesto semplice come il riciclo delle capsule possa generare un impatto significativo sia a livello locale che nazionale. Questo ciclo virtuoso dimostra come economia circolare e solidarietà possano interagire, trasformando materiali di scarto in risorse preziose per le comunità. La donazione annuale di riso rappresenta un momento cruciale per Nespresso, permettendo di fornire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno.
Gianluca Benini, direttore di Banco Alimentare Emilia-Romagna, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con Nespresso, che ha permesso di donare 10.080 kg di riso a circa 200 realtà solidali convenzionate. Queste organizzazioni si dedicano ad assistere oltre 20.000 persone in difficoltà. Benini ha ringraziato Nespresso per il supporto, sottolineando l’importanza di distribuire prodotti di qualità e il valore di un percorso virtuoso orientato al recupero.
Risultati a livello nazionale
A livello nazionale, il progetto “Da Chicco a Chicco” continua a espandersi. Dal 2011, sono state recuperate oltre 13.500 tonnellate di capsule esauste, restituendo più di 800 tonnellate di alluminio ai circuiti produttivi e trasformando quasi 8.000 tonnellate di caffè residuo in compost. Inoltre, sono stati generati più di 7.700 quintali di riso, corrispondenti a oltre 8 milioni di piatti distribuiti nella rete di Banco Alimentare. Solo nel 2025, grazie alla collaborazione tra le sedi regionali del Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca, sono stati donati oltre 1.300.000 piatti di riso. Questi risultati evidenziano l’importanza e l’efficacia dell’iniziativa nel promuovere la sostenibilità e la solidarietà a livello nazionale.
