I leader europei si sono riuniti a Berlino il 3 gennaio 2025, in un vertice cruciale per discutere la situazione del conflitto russo-ucraino, giunto ormai al quarto anno. L’incontro, ospitato dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha visto la partecipazione di importanti figure politiche, tra cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La dichiarazione congiunta emersa dall’incontro ha messo in evidenza la volontà di creare una forza multinazionale per l’Ucraina, sostenuta dagli Stati Uniti e composta da paesi disposti a contribuire.
Il vertice ha avuto come obiettivo principale quello di rafforzare la coesione tra le nazioni europee, gli Stati Uniti e l’Ucraina, con l’intento di consolidare il processo di pace avviato con il supporto di Washington. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha espresso ottimismo riguardo ai progressi futuri, sottolineando l’importanza di un approccio unitario per affrontare le sfide del conflitto.
Garanzie di sicurezza e supporto militare
La questione delle garanzie di sicurezza è stata al centro della dichiarazione congiunta firmata dai leader europei, tra cui Emmanuel Macron, Donald Tusk e Ursula von der Leyen. Il documento evidenzia i progressi verso una soluzione negoziata del conflitto, ribadendo il sostegno a una pace che tuteli la sovranità dell’Ucraina e la sicurezza del continente europeo. I leader hanno convenuto di lavorare insieme per garantire una pace duratura, collaborando con il presidente Trump e il presidente Zelensky.
Nella dichiarazione, si sottolinea l’importanza della questione ucraina per la stabilità dell’intera area euro-atlantica. Gli stati firmatari hanno concordato che la sicurezza e la prosperità dell’Ucraina sono parte integrante della sicurezza complessiva della regione. È stato annunciato un impegno congiunto di Stati Uniti ed Europa per fornire solide garanzie di sicurezza e supporto economico all’Ucraina, con l’obiettivo di rafforzare le sue forze armate e garantire un contingente di 800.000 unità .
Inoltre, i leader hanno deciso di creare una forza multinazionale a guida europea, composta da paesi della Coalizione dei Volenterosi, per supportare l’Ucraina nella protezione dei suoi cieli e nella sicurezza marittima. La presenza militare sarà fondamentale per assistere la rigenerazione delle forze ucraine e garantire la sicurezza del territorio.
Impegni per la pace e la ricostruzione
La dichiarazione prevede anche l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio per il cessate il fuoco, guidato dagli Stati Uniti e con partecipazione internazionale, per garantire un allerta tempestivo in caso di violazioni. Viene sottolineato l’impegno a adottare misure per ristabilire la pace e la sicurezza in caso di attacchi futuri, che potrebbero includere anche l’uso della forza.
Un altro punto cruciale riguarda gli investimenti per la ricostruzione dell’Ucraina. I leader hanno promesso risorse significative per sostenere la ripresa economica del paese, nonostante le difficoltà legate al congelamento dei beni sovrani russi all’interno dell’Unione Europea. L’Italia, insieme ad altri stati, ha manifestato cautela sull’utilizzo diretto di questi fondi, richiedendo ulteriori valutazioni sui rischi legali e finanziari.
La questione degli asset russi è particolarmente delicata, con l’Unione Europea che ha bloccato circa 210 miliardi di euro riconducibili alla Banca centrale russa. La discussione su come utilizzare questi fondi per supportare l’Ucraina rimane aperta, con richieste di approfondimenti giuridici e finanziari.
Appello a Putin e divergenze Usa-Kiev
Nella parte finale della dichiarazione, i leader hanno ribadito il loro supporto al percorso europeo dell’Ucraina e hanno lanciato un appello a Mosca, invitando la Russia a dimostrare la propria volontà di lavorare per una pace duratura accettando il piano di pace proposto dal presidente Trump. Tuttavia, permangono divergenze tra Kiev e Washington riguardo alle concessioni territoriali che l’Ucraina potrebbe dover considerare per porre fine al conflitto.
Il presidente Zelensky ha riconosciuto che ci sono ancora questioni complesse da affrontare, in particolare quelle relative ai territori. Ha dichiarato che le posizioni tra Ucraina e Stati Uniti non sono completamente allineate. Donald Trump ha espresso fiducia nel fatto che si sia più vicini a un accordo per l’Ucraina, affermando di aver avuto conversazioni positive con i leader europei. La responsabilità ora ricade su Mosca, secondo le dichiarazioni dei leader europei, che attendono segnali concreti da parte della Russia.
