La scoperta di orme di dinosauri tra Livigno e Bormio arricchisce Milano Cortina 2026

Franco Fogli

Dicembre 16, 2025

Nel cuore delle Alpi, precisamente nella Valle di Fraele, si sta delineando un legame sorprendente tra il passato e il futuro in vista delle prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Questa località, situata tra Livigno e Bormio, ha rivelato una scoperta di grande rilevanza: tracce di dinosauri risalenti a oltre 200 milioni di anni fa. A settembre 2025, un fotografo naturalista ha individuato nel territorio impronte lunghe centinaia di metri, un vero e proprio tesoro paleontologico che si unisce all’importanza sportiva degli imminenti Giochi.

La scoperta delle orme di dinosauri

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, definendola un “dono straordinario dalla storia”. Le impronte, rinvenute in un’area che si distingue per la loro quantità e nitidezza, sono state catalogate come parte di un sito che è stato soprannominato Triassic Park. Fontana ha evidenziato come queste tracce rappresentino un legame tra il passato remoto del territorio e il futuro che le Olimpiadi simboleggiano, dimostrando così come la Lombardia possa essere un punto di incontro tra sport, scienza e tradizione.

Per approfondire lo studio delle orme, che non sono accessibili tramite sentieri, si prevede di utilizzare droni e tecnologie di telerilevamento. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso la sua emozione riguardo a questa eccezionale scoperta, affermando che gli studi futuri permetteranno di comprendere meglio la storia del nostro pianeta e del territorio lombardo. Il Museo di Storia Naturale di Milano ha giocato un ruolo chiave in questa scoperta, grazie all’esperienza del paleontologo Cristiano Dal Sasso.

Il processo di scoperta

La scoperta è avvenuta il 14 settembre 2025, quando il fotografo Elio Della Ferrera, durante un’escursione nella Valle di Fraele, ha notato delle anomalie su un versante roccioso. Attratto da alcune depressioni di grandezza variabile, ha deciso di avvicinarsi per indagare ulteriormente. Salendo un pendio ripido, Della Ferrera si è trovato di fronte a centinaia di impronte fossili, evidenti nella loro forma e dettagli.

Dopo aver immortalato il ritrovamento, Della Ferrera ha contattato il paleontologo Cristiano Dal Sasso per un parere. La reazione di Dal Sasso, alla vista delle foto, è stata di incredulità: si trattava di orme di dinosauri mai segnalate prima. La notizia è stata immediatamente comunicata alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese, che ha avviato le procedure per la tutela dei beni paleontologici e informato la Direzione del Parco Nazionale dello Stelvio.

Il valore scientifico della scoperta

Le analisi condotte dal Museo di Storia Naturale di Milano, in collaborazione con il Muse di Trento e il Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” dell’Università degli Studi di Milano, hanno rivelato che il sito rappresenta uno dei giacimenti di tracce fossili del Triassico più significativi al mondo. La scoperta assume un’importanza particolare poiché avviene in prossimità di un evento globale come le Olimpiadi. Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, ha commentato l’eccezionalità di questo ritrovamento, sottolineando come le orme di dinosauri, che risalgono a un’epoca remota, possano arricchire il patrimonio culturale e scientifico della regione.

Malagò ha evidenziato che le stesse montagne dove si svolgeranno le competizioni olimpiche erano abitate da dinosauri 200 milioni di anni fa, un segno della ricchezza del patrimonio geologico e paleontologico delle Alpi e della Valtellina. Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi, la Lombardia si trova a vivere un momento di straordinaria rilevanza storica, dove il passato e il presente si intrecciano in modo inaspettato e affascinante.

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