Dopo la recente intervista rilasciata all’Adnkronos dal professor Federigo Argentieri, il generale Vincenzo Camporini ha comunicato la sua decisione di lasciare il Consiglio scientifico della rivista di geopolitica Limes, diretta da Lucio Caracciolo. Questo annuncio è avvenuto il 15 dicembre 2025 alle 23:09, tramite un post pubblicato su X, dove Camporini ha spiegato le ragioni della sua scelta, evidenziando una “incompatibilità con la linea politica” della rivista, che a suo avviso non sostiene adeguatamente i principi del diritto internazionale, compromessi dall’aggressione russa all’Ucraina.
Le dimissioni dai comitati di Limes
La decisione di Camporini segue l’uscita di altri due membri significativi, Franz Gustincich e Giorgio Arfaras, dai comitati di Limes, un fatto rivelato da Adnkronos attraverso l’intervista ad Argentieri. Quest’ultimo, noto per il suo ruolo di professore di scienze politiche e direttore del Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University, ha discusso le motivazioni che lo hanno portato a lasciare la rivista, di cui era parte sin dalla sua fondazione nel 1993. Argentieri ha sottolineato che la sua scelta è stata influenzata dal contesto internazionale attuale e dal modo in cui il conflitto ucraino è stato trattato nel corso degli anni.
Camporini, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e della Difesa, ha evidenziato nella sua comunicazione l’importanza di mantenere un allineamento con i principi del diritto internazionale, che ritiene siano stati trascurati da Limes. Questa situazione ha portato a una riflessione più ampia sulle posizioni della rivista riguardo a questioni geopolitiche cruciali e sulla necessità di una rappresentazione più accurata dei conflitti globali.
Le ragioni dell’uscita di Federigo Argentieri
L’intervista di Federigo Argentieri ha messo in luce le sue preoccupazioni riguardo alla direzione editoriale di Limes, evidenziando come la narrazione del conflitto ucraino abbia subito cambiamenti significativi nel tempo. Secondo Argentieri, il modo in cui la rivista ha trattato la crisi ha contribuito a una visione distorta della realtà, portando a una perdita di credibilità tra i lettori e gli addetti ai lavori. La sua decisione di lasciare Limes è stata, dunque, una risposta a un’evoluzione che ha giudicato inaccettabile.
Argentieri ha espresso la sua frustrazione per il fatto che la rivista, storicamente considerata un punto di riferimento nel panorama geopolitico italiano, non stesse più rispettando i valori fondamentali che l’avevano guidata sin dalla sua creazione. La sua uscita, insieme a quella di Camporini e degli altri membri, segna un momento di crisi per Limes, che dovrà affrontare le conseguenze di queste dimissioni e riflettere sulla propria identità e missione.
Il contesto attuale richiede una riconsiderazione delle posizioni editoriali e un impegno rinnovato verso un’informazione che rispetti i principi del diritto internazionale e la verità storica. La situazione di Limes è rappresentativa di un dibattito più ampio che coinvolge molte pubblicazioni e istituzioni accademiche, chiamate a confrontarsi con le sfide poste dalle attuali dinamiche geopolitiche.
