Il 16 dicembre 2025, presso Bari, si è svolto il 100esimo Congresso della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo). Durante l’evento, Mario Vicino, direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Di Venere dell’ASL di Bari, ha evidenziato l’importanza delle tecniche mini-invasive e delle procedure ambulatoriali per il trattamento delle patologie benigne. Questi approcci rappresentano un valore significativo per le donne che desiderano affrontare una gravidanza, in particolare per quelle alla loro prima esperienza.
La sigo e il suo ruolo nel settore ginecologico
La Sigo, riconosciuta come la principale autorità scientifica in ginecologia e ostetricia in Italia, riunisce diverse realtà del settore. Tra queste, l’AOGOI, che rappresenta la rete ospedaliera, l’AGUI, collegata al mondo universitario, e l’AGITE, attiva sul territorio. Queste entità collaborano sotto l’egida della Sigo per favorire la condivisione di conoscenze e strategie. Durante il congresso, sono emerse le criticità del sistema, ma anche le buone pratiche e i percorsi condivisi che mirano a garantire cure più efficaci e uniformi a livello nazionale.
Vicino ha sottolineato come il congresso sia un’importante piattaforma per discutere delle innovazioni nel campo assistenziale, con un focus particolare sui progressi nella diagnosi prenatale e nella chirurgia fetale. Queste tecniche consentono interventi diretti in utero per affrontare patologie fetali, migliorando così la salute del nascituro già prima della nascita.
Innovazioni e protocolli per la gravidanza
Durante il congresso, è stato dedicato ampio spazio ai protocolli di tutela della gravidanza, in particolare per le donne che affrontano la prima gravidanza in età avanzata. Questa condizione è diventata sempre più comune e comporta un aumento del rischio di complicazioni. Per affrontare queste sfide, sono stati sviluppati percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali condivisi, attivi in diverse regioni italiane, tra cui Puglia, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania. Questi percorsi consentono ai professionisti di collaborare in modo coordinato, seguendo criteri comuni, per garantire una migliore qualità e continuità delle cure.
Focus sulla ginecologia e preservazione della fertilità
Il congresso ha anche affrontato il tema della riduzione dell’uso della chirurgia tradizionale nel trattamento delle patologie benigne. Vicino ha evidenziato come oggi siano disponibili numerose alternative, tra cui tecniche mini-invasive e procedure ambulatoriali, che risultano particolarmente vantaggiose per le donne che desiderano una gravidanza. Un altro argomento centrale è stato quello della preservazione della fertilità, sia in contesti oncologici sia per donne che, per motivi personali o sociali, decidono di posticipare la maternità. In questo contesto, si è discusso anche del “social freezing”, una pratica che potrebbe diventare sempre più accessibile nel prossimo futuro.
Il congresso di Bari ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti del settore, evidenziando le sfide e le opportunità nel campo della ginecologia e dell’ostetricia.
