Rc auto e diesel: Codacons avverte di nuovi aumenti a partire da gennaio

Marianna Ritini

Dicembre 15, 2025

Il 2026 si avvicina con una serie di cambiamenti significativi per gli automobilisti italiani. Il Codacons, un’importante associazione di consumatori, ha analizzato l’impatto delle nuove normative sulle finanze delle famiglie, evidenziando tanto notizie positive quanto negative.

Le multe stradali e il decreto Milleproroghe

Una delle notizie piĂ¹ incoraggianti riguarda le sanzioni stradali. Il governo italiano, attraverso il decreto Milleproroghe approvato giovedì scorso, ha deciso di congelare l’aggiornamento delle multe. Questo significa che, a partire dal primo gennaio 2026, gli importi delle sanzioni non subiranno l’incremento previsto del 2%. In assenza di questo intervento, le multe sarebbero aumentate, ad esempio, il costo per il divieto di sosta sarebbe passato da 42 a 43 euro, mentre per l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) da 87 a 89 euro. Anche le sanzioni per il superamento dei limiti di velocitĂ  e per il mancato uso delle cinture di sicurezza avrebbero visto un incremento.

Questo è il terzo blocco consecutivo dell’aggiornamento delle sanzioni stradali. Inizialmente, il governo aveva deciso di congelare gli aumenti nel 2023 per evitare un incremento del 15,6% sulle multe, misura che è stata prorogata anche per il 2025. L’ultima modifica ai valori delle sanzioni risale al 2019, quando gli importi aumentarono del 2,2%, seguiti da una diminuzione dello 0,2% nel 2021.

Aumento del gasolio e impatto sui consumatori

Dall’altro lato, i proprietari di autovetture a gasolio, circa 16,6 milioni in Italia, si preparano a un rincaro significativo. A partire dal 1° gennaio 2026, entrerĂ  in vigore un riallineamento delle accise sul gasolio, che comporterĂ  un aumento di 4,05 centesimi di euro al litro. Questo provvedimento porterĂ  un incremento delle entrate statali pari a 552 milioni di euro nel 2026. Considerando l’aliquota IVA del 22%, il costo di un pieno di gasolio da 50 litri aumenterĂ  di 2,47 euro rispetto ad oggi, con una spesa annuale aggiuntiva per ogni automobilista che potrebbe arrivare a 59,3 euro, calcolando due pieni al mese.

Se si considera anche un precedente aumento di 1,5 centesimi avvenuto a maggio, il rincaro totale per i consumatori si attesta a 3,38 euro per ogni pieno di gasolio, per un incremento annuale di 81,1 euro. Il governo ha previsto una riduzione dell’accisa sulla benzina, ma ci sono dubbi sulla reale efficacia di questa misura, poichĂ© in passato i ribassi sono stati minimi.

Incremento delle tariffe Rc auto

Un altro aspetto preoccupante riguarda le polizze Rc auto. A partire da gennaio 2026, si prevede un aumento dei costi legati all’assicurazione auto. Un emendamento al Ddl di bilancio prevede un incremento dell’aliquota per i rischi di infortunio al conducente e assistenza stradale, che passerĂ  dal 2,5% al 12,5% per i contratti stipulati o rinnovati. Questa misura è destinata a generare ulteriori entrate statali, stimabili in 115 milioni di euro nel 2026, e il costo aggiuntivo sarĂ  trasferito agli assicurati attraverso un aumento delle tariffe.

I prezzi delle polizze Rc auto hanno già registrato un significativo incremento, con un aumento medio del 17,5% rispetto al 2022. Il costo medio di una polizza è passato da 353 euro nel gennaio 2022 a 415 euro nel secondo trimestre del 2025, con un incremento di 62 euro a polizza. Questi dati evidenziano come le nuove misure economiche stiano influenzando pesantemente il bilancio delle famiglie italiane.

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