Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato importanti sviluppi nella lotta contro il traffico di migranti, durante la XVIII Conferenza Ambasciatrici e ambasciatori, tenutasi a Roma il 15 marzo 2025. In questo contesto, Piantedosi ha sottolineato l’importanza di un approccio regionale più ampio che coinvolge Paesi chiave come la Turchia e il Qatar. Questi Paesi sono stati inclusi in iniziative specifiche mirate a combattere il fenomeno del traffico di esseri umani.
Iniziative regionali contro il traffico di migranti
Il ministro ha evidenziato come l’Italia stia lavorando per rafforzare la cooperazione con Paesi strategici, al fine di affrontare in modo più efficace la questione migratoria. La Turchia e il Qatar sono stati identificati come partner fondamentali in questo impegno, contribuendo a sviluppare strategie condivise per contrastare il traffico di migranti. Queste iniziative non solo mirano a ridurre gli arrivi irregolari, ma anche a garantire una gestione più sicura e umana delle migrazioni.
Successi nella lotta contro gli arrivi irregolari
Un esempio emblematico dei risultati ottenuti ĆØ rappresentato dalla Costa dāAvorio. Piantedosi ha dichiarato che gli arrivi irregolari in Italia provenienti da questo Paese sono stati praticamente azzerati grazie a un’azione bilaterale incisiva. Questo successo ĆØ stato possibile grazie alla realizzazione di un nuovo posto di frontiera a Dooba, situato al confine con la Liberia. Questo progetto, finanziato dal ministero dell’Interno italiano, ĆØ stato realizzato in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
Prospettive future della cooperazione internazionale
La conferenza ha offerto un’importante piattaforma per discutere delle sfide migratorie a livello internazionale, con un focus particolare sulla necessitĆ di una cooperazione più forte tra i Paesi. Il ministro Piantedosi ha ribadito l’importanza di affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, attraverso politiche che promuovano lo sviluppo economico e la stabilitĆ nei Paesi di origine dei migranti.
Questi sforzi sono essenziali non solo per garantire la sicurezza delle frontiere italiane, ma anche per promuovere un approccio più umano e sostenibile alla questione migratoria, in un contesto globale sempre più complesso.
