Il 13 dicembre 2025, l’immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana presso l’Università Lum, ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos Salute, affrontando il tema del consumo di vino durante le festività natalizie. Con l’avvicinarsi delle celebrazioni, molti stanno selezionando con cura la bottiglia di vino da aprire in compagnia, ma è fondamentale riflettere sui rischi legati al consumo di alcol.
La questione centrale riguarda il limite di assunzione di vino, dato che, nonostante il suo valore culturale, l’alcol etilico presenta effetti nocivi per l’organismo. Minelli sottolinea che l’alcol è stato classificato come cancerogeno di Gruppo 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc). Questo comporta rischi significativi per la salute, tra cui danni al fegato e l’insorgenza di vari tipi di tumori, come quelli al colon-retto e al seno. Inoltre, l’alcol può indurre dipendenza ed è assolutamente sconsigliato durante la gravidanza.
Rischi e benefici del vino
Nel corso degli anni, il vino rosso è stato spesso associato a presunti benefici cardiovascolari e antiossidanti, principalmente grazie alla presenza di polifenoli. Tuttavia, le evidenze scientifiche più recenti hanno messo in discussione queste affermazioni, evidenziando che non esiste una soglia di consumo di alcol priva di rischi. Anche un consumo moderato può comportare effetti negativi sulla salute.
Minelli evidenzia che, pur riconoscendo il vino come un piacere culturale e un motore economico, è essenziale adottare un approccio cauto e responsabile. Le linee guida del Ministero della Salute suggeriscono un consumo a basso rischio, limitando a uno o due bicchieri al giorno a seconda della fascia demografica: per le donne e le persone over 65, non più di un bicchiere al giorno; per gli uomini adulti, un massimo di due. Tuttavia, la scelta più salutare rimane quella di ridurre il consumo di alcol, specialmente in occasioni sociali come il Natale.
Consapevolezza e responsabilità nel consumo di vino
Secondo Minelli, un uso responsabile del vino implica il riconoscimento dei suoi benefici sociali ed economici, ma sempre mantenendo un forte impegno verso la moderazione. Il vino non deve essere considerato né un veleno né una panacea; è una bevanda che richiede disciplina e autocontrollo. I rischi di tossicità, avverte, possono superare i potenziali vantaggi se non si rispettano rigorosamente le regole della moderazione.
In un contesto festivo, la scelta di bere vino deve essere guidata dalla responsabilità individuale, piuttosto che dalla ricerca di una “sicurezza assoluta”. Con l’arrivo delle feste, è cruciale che i consumatori siano informati e consapevoli dei rischi associati all’alcol, per rendere il brindisi un momento di gioia e convivialità, senza compromettere la propria salute.
