Ucraina, a Berlino si svolgeranno domani colloqui sul piano di pace con Zelensky e Witkoff

Marianna Ritini

Dicembre 13, 2025

Nella notte del 12 dicembre 2025, la città di Odessa e altre regioni ucraine sono state teatro di pesanti bombardamenti da parte delle forze russe, che hanno utilizzato un mix di droni e missili. Gli attacchi, durati circa quattro ore, hanno causato blackout in gran parte della città, lasciando migliaia di famiglie senza elettricità. L’amministrazione locale ha descritto questi raid come uno dei più ampi lanci aerei da parte delle forze nemiche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la situazione, sottolineando che l’obiettivo della Russia rimane quello di distruggere lo stato ucraino e infliggere sofferenza alla popolazione.

Attacchi a Odessa e altre regioni

Le forze russe hanno colpito non solo Odessa, ma anche le regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Chernihiv, Dnipro e Cherkasy. Durante la notte, sono stati registrati attacchi con l’impiego di 450 droni e 30 missili di varia tipologia. “La Russia continua a cercare di distruggere il nostro stato e infliggere il peggio alle persone”, ha affermato Zelensky, il quale ha sollecitato un aumento del supporto internazionale per rafforzare la difesa aerea e le capacità di combattimento dell’Ucraina.

Le conseguenze di questi attacchi sono devastanti, con migliaia di famiglie che si trovano senza elettricità e in condizioni di emergenza. Il presidente ha chiesto un sostegno esterno per proteggere le vite dei cittadini e porre fine al conflitto, evidenziando la necessità di potenziare le capacità difensive e le pressioni sulla Russia.

Il piano russo per Odessa

Secondo rapporti dell’Institute for the Study of War, la Russia sembra avere un piano strategico per la città di Odessa. Le autorità russe potrebbero cercare di minacciare l’oblast di Odessa dalla Transnistria, regione occupata dalla Russia, al fine di stabilizzare le forze ucraine nel sud-ovest dell’Ucraina. Ci sono indicazioni che il Cremlino stia cercando di rafforzare la propria presenza in Transnistria, richiamando riservisti e avviando centri di produzione e addestramento per droni.

Queste manovre aumentano il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell’oblast di Odessa. La capitale della Transnistria, Tiraspol, dista solo 80 chilometri da Odessa, rendendo possibile un attacco a medio raggio con droni. Le forze russe hanno già dimostrato capacità operative significative, conducendo attacchi nelle retrovie ucraine, e potrebbero trasferire tali capacità anche in Transnistria.

Controffensiva ucraina a Kupiansk

Nel frattempo, le forze ucraine hanno avviato una controffensiva a Kupiansk, liberando porzioni del territorio e stabilizzando la situazione. Il presidente Zelensky è stato fotografato mentre indossava un giubbotto antiproiettile nel territorio che le forze russe sostengono di controllare. I militari di Kiev hanno riconquistato Kindrashivka e Radkivka, situate a nord della città, e hanno interrotto le linee di rifornimento russe, intrappolando circa 200 soldati russi in una sacca.

Questa controffensiva segna un importante passo avanti per le forze ucraine, che continuano a cercare di riprendere il controllo delle aree occupate. La liberazione di queste zone è cruciale per migliorare la posizione strategica di Kiev e per continuare a esercitare pressione sulle forze russe.

Incidenti in Russia e garanzie di sicurezza

In un altro sviluppo, la Russia ha accusato l’Ucraina di un attacco con droni che ha causato la morte di due persone nella regione di Saratov. Il governatore Roman Busargin ha confermato che l’attacco ha danneggiato diversi appartamenti e che le vittime sono due civili. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver intercettato e distrutto 41 droni ucraini nella notte.

Nel contesto delle tensioni, ci sono stati “progressi significativi” nei negoziati per le garanzie di sicurezza che l’Ucraina potrebbe ottenere dagli Stati Uniti e dall’Europa. Un funzionario di alto livello dell’amministrazione statunitense ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a fornire all’Ucraina una garanzia basata sull’articolo 5 della NATO, che, se approvata dal Congresso, sarebbe vincolante.

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