Influenza: il profilo del virus che sta colpendo duramente il Regno Unito

Marianna Ritini

Dicembre 12, 2025

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato un allerta riguardo a un significativo incremento del sottoclade K del virus H3N2, segnalando un’epidemia in corso nel Regno Unito e in altre nazioni. A partire da agosto 2025, il numero di casi è aumentato rapidamente, con il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs) britannico già in difficoltà prima delle festività natalizie. Nonostante il picco stagionale non sia ancora stato raggiunto, i ricoveri per influenza in Inghilterra hanno superato i livelli record per questo periodo dell’anno, con una media di 2.660 pazienti al giorno, in forte aumento rispetto ai 1.717 della settimana precedente. Questo aumento è attribuito alla diffusione di un “super ceppo influenzale“, identificato come virus A/H3N2 J.2.4.1, noto anche come sottoclade K.

Il super virus: caratteristiche e conseguenze

La nuova variante del virus H3N2 presenta differenze significative rispetto ai ceppi precedenti, come indicato dall’Oms. La situazione nel Regno Unito è critica, con alcune scuole che hanno ripristinato le misure di contenimento già adottate durante la pandemia di Covid-19. Londra, in particolare, sta affrontando una delle situazioni più gravi. Negli ultimi mesi, l’Oms ha registrato un aumento generale dell’attività influenzale a livello globale, con una percentuale crescente di virus A H3N2. Questo fenomeno coincide con l’inizio della stagione invernale nell’emisfero settentrionale e con un incremento delle infezioni respiratorie acute, tipiche di questo periodo. Sebbene l’attività globale dei virus rimanga entro i limiti stagionali, alcune regioni hanno mostrato un’attività superiore alla norma già da ottobre. Anche nell’emisfero australe, i dati indicano stagioni influenzali più lunghe del solito.

I virus influenzali stagionali, compresi i ceppi A H3N2, sono in continua evoluzione. Tuttavia, l’Oms ha chiarito che, nonostante le differenze genetiche, attualmente non ci sono evidenze di un aumento della gravità delle malattie causate da questi virus.

Il vaccino antinfluenzale: continua a garantire protezione?

L’attenzione degli esperti si concentra sull’efficacia del vaccino antinfluenzale in relazione a questa nuova variante. Secondo le prime stime dell’Oms, il vaccino continua a offrire protezione contro il ricovero ospedaliero sia per i bambini che per gli adulti, anche se l’efficacia contro la malattia clinica rimane incerta. L’Oms sottolinea l’importanza della vaccinazione, soprattutto per le persone ad alto rischio di complicazioni influenzali e per i loro caregiver. Anche in presenza di differenze genetiche tra i virus circolanti e i ceppi inclusi nei vaccini, il vaccino stagionale potrebbe comunque fornire una protezione significativa. L’Oms prevede che la vaccinazione continui a ridurre il rischio di malattie gravi, mantenendo la sua efficacia come misura di salute pubblica.

L’agenzia monitorerà attentamente l’attività influenzale globale e fornirà supporto ai Paesi per migliorare la sorveglianza, aggiornando le linee guida quando necessario.

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