Il 14 dicembre 2025 segnerà l’inaugurazione di una mostra di grande rilievo, intitolata “Nuovi linguaggi nelle arti tra le due rive”, presso il Baglio di Stefano a Gibellina. L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, avrà inizio alle 11:30 e si propone di esplorare il dialogo artistico tra Tunisia e Italia.
Dettagli dell’evento
La mostra, curata da Enzo Fiammetta, direttore del Museo delle Trame Mediterranee, si inserisce nel programma della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. L’esposizione riunisce una selezione di artisti tunisini e italiani, creando un ponte culturale che attraversa il Mediterraneo. Attraverso segni, materiali e visioni, i partecipanti offriranno uno spaccato della creatività condivisa tra i due paesi, sottolineando l’importanza della memoria e della cultura come strumenti di unione.
Tra gli artisti in mostra figurano nomi noti come Lynda Abdellatif, Aoufiane Bouali, Saida Dridi, Kamy Lassaad, Khaled Ben Slimane e Sonia Ben Slimane, oltre a una selezione di opere storiche degli anni ’80, realizzate dalla Cooperativa delle Ceramiche di Gibellina. Questi lavori sono stati creati su disegni di artisti del calibro di Carla Accardi, Pietro Consagra e Arnaldo Pomodoro. La mostra rappresenta un’importante continuità nel dialogo culturale che la Fondazione Orestiadi ha sviluppato con la Tunisia sin dagli anni ’90, con particolare riferimento alla storica sede di Dar Bach Hamba nella Medina di Tunisi.
Collaborazioni e sostegno
Il progetto è frutto di una sinergia tra diverse istituzioni, tra cui la Municipalité de la Ville de Tunis, la Cattedra Sicilia “V. Consolo” dell’Università de la Manouba e il Dipartimento Architettura e Design Unirc dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Il supporto dell’ambasciata d’Italia in Tunisia sottolinea ulteriormente l’importanza di questo evento, che non solo celebra l’arte, ma promuove anche il dialogo interculturale.
L’inaugurazione del 14 dicembre non rappresenta solo un momento di celebrazione, ma segna l’inizio di un percorso che si svilupperà ulteriormente nel 2026, quando si prevede un secondo capitolo della mostra a Gibellina, riconosciuta come Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Questo progetto evidenzia come l’arte possa fungere da ponte tra culture diverse, creando spazi di dialogo e comprensione reciproca.
L’evento si preannuncia come un’importante occasione per esplorare le intersezioni tra le culture e le arti, invitando il pubblico a riflettere sul valore della creatività come strumento di unione e scambio.
