Lavoro, Istat: disoccupazione scende al 6,1% nel terzo trimestre, ma inattività aumenta al 33,3%

Franco Fogli

Dicembre 11, 2025

Il mercato del lavoro italiano ha registrato un calo significativo nel numero di occupati, con una diminuzione di 45 mila unità nel terzo trimestre del 2025. Secondo i dati forniti dall’Istat, il tasso di disoccupazione ha subito una leggera flessione, attestandosi al 6,1%, con una riduzione di 0,2 punti rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il tasso di inattività ha mostrato un incremento, raggiungendo il 33,3%, con un aumento di 0,3 punti.

Analisi del mercato del lavoro

Nel terzo trimestre del 2025, il sistema economico ha visto un incremento dell’input di lavoro, misurato attraverso le ore lavorate di Contabilità Nazionale, che è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2% su base annua. Nonostante questa crescita, il numero complessivo di occupati ha registrato un lieve calo, scendendo a 24 milioni 102 mila unità, con una diminuzione di 45 mila unità, pari a un decremento dello 0,2%.

L’analisi dell’Istat evidenzia che la contrazione del numero di occupati è principalmente dovuta alla riduzione dei lavoratori a termine, che hanno visto un calo di 51 mila unità (-2,0%). Al contrario, il numero di lavoratori indipendenti è aumentato di 14 mila unità (+0,3%), mentre il numero di occupati a tempo indeterminato è rimasto stabile. Il tasso di occupazione totale è sceso al 62,5%, con variazioni significative a seconda delle categorie demografiche. In particolare, si è registrato un calo tra gli uomini, i giovani e nelle regioni centro-settentrionali, mentre il tasso è rimasto stabile per le donne e i 35-49enni. Solo i lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni hanno visto un incremento nel tasso di occupazione.

Implicazioni e prospettive future

La situazione attuale del mercato del lavoro italiano pone interrogativi sulle prospettive future. Con il tasso di inattività in aumento e il numero di posti vacanti che si attesta all’1,8%, è essenziale che le politiche economiche e occupazionali si adattino per affrontare queste sfide. L’aumento dei posti vacanti di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e la diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2024 indicano una dinamica complessa nel mercato del lavoro.

In questo contesto, l’attenzione deve essere rivolta a strategie che favoriscano l’occupazione giovanile e sostengano i lavoratori più vulnerabili, come quelli a termine. Le politiche attive del lavoro potrebbero giocare un ruolo cruciale per migliorare le opportunità occupazionali e ridurre il tasso di inattività. È fondamentale monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro nei prossimi trimestri, per valutare l’efficacia delle misure adottate e garantire una ripresa sostenibile e inclusiva.

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