Martedì 16 dicembre 2025, Roma ospiterà un evento di grande rilevanza culturale e sociale. Presso lo Spazio David Sassoli, sarà presentato il progetto letterario “Xenia. Petali di Poesia” ideato da Elena Rossi, pubblicato da Armando Curcio Editore. Questa iniziativa, che unisce arte e solidarietà, è realizzata in collaborazione con la Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo e promossa dall’associazione Donne For Peace ETS. Il progetto ha coinvolto diverse realtà artistiche e culturali, insieme a figure di spicco del mondo della moda, dell’arte e della fotografia.
Il significato di Xenia nella poesia di Elena Rossi
Il termine “Xenia“, che affonda le radici nella cultura greca antica, rappresentava un rituale di ospitalità, culminante in un dono per l’ospite. Questa tradizione di accoglienza e reciproca generosità è il fulcro della raccolta di poesie di Elena Rossi, dove la parola poetica diventa un veicolo di cura e connessione umana. Le poesie, dedicate al padre Sandro Rossi, nascono da un dialogo intimo con la sua assenza, trasformando il dolore in un percorso di ricongiungimento attraverso la memoria e l’amore.
L’opera di Rossi si caratterizza per la sua capacità di esplorare temi universali come sogni, sofferenza e speranza, rendendo il libro un viaggio profondo e personale. La poetessa riesce a trasformare la perdita in un’opportunità di rinascita, creando un legame tra il lettore e le emozioni più intime.
Un progetto con finalità benefiche
L’iniziativa “Xenia. Petali di Poesia” non si limita alla sfera artistica, ma ha anche un importante scopo benefico. L’intero ricavato delle vendite sarà devoluto dall’autrice alla cura dei bambini oncologici e ai piccoli ucraini affetti da patologie oncologiche supportati dalla Rete di Donne for Peace. Parallelamente, l’associazione ha avviato una campagna di raccolta fondi per sostenere lo stesso obiettivo di assistenza ai piccoli pazienti.
Elena Rossi sottolinea l’importanza della poesia come strumento di connessione tra il mondo esterno e quello interiore. “L’amore è il ponte che unisce parole e anime per una causa più grande”, afferma l’autrice, esprimendo gratitudine verso il padre e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. La presentazione del 16 dicembre si preannuncia come un momento di intensa condivisione, non solo letteraria ma anche umana, in cui l’arte si fa veicolo di speranza e solidarietà.
