Infettivologa Cattelan annuncia un ambulatorio serale per terapia long acting in Hiv

Franco Fogli

Dicembre 11, 2025

Il 11 dicembre 2025, a Verona, si è svolto l’evento RHIVolution Day, un’importante manifestazione dedicata alla lotta contro l’Hiv. Durante l’incontro, la dottoressa Annamaria Cattelan, direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, ha presentato un progetto innovativo volto a migliorare l’accesso alle terapie per le persone affette da Hiv. La proposta prevede l’istituzione di un ambulatorio flessibile, aperto anche nelle ore serali, per facilitare la somministrazione della terapia long acting, attualmente necessaria ogni due mesi e che richiede permessi lavorativi per il suo accesso.

Un ambulatorio per il benessere dei pazienti

La dottoressa Cattelan ha sottolineato l’importanza di rendere il trattamento più accessibile, evidenziando che molti pazienti possono incontrare difficoltà nel prendere permessi dal lavoro per seguire le terapie. Con l’apertura di un ambulatorio serale, si intende garantire un ambiente favorevole e discreto, dove le persone possano ricevere le cure necessarie senza compromessi sulla loro privacy. “Vogliamo offrire un servizio che non solo sia comodo, ma che permetta anche di preservare la dignità dei pazienti“, ha affermato Cattelan, evidenziando l’importanza di evitare stigmi associati all’Hiv.

L’iniziativa è stata sostenuta da Viiv Healthcare, una delle principali aziende farmaceutiche impegnate nella lotta contro l’Hiv, che ha promosso il bando per incentivare progetti innovativi da parte di istituzioni e associazioni di pazienti. Durante l’evento, sono stati consegnati premi a diverse iniziative che si sono distinte per creatività e impatto sociale.

Il ruolo della privacy nel trattamento dell’Hiv

La questione della privacy è stata un tema centrale nel discorso della dottoressa Cattelan. Essa ha spiegato come la riservatezza e la discrezione siano cruciali per il successo virologico dei pazienti. “La terapia deve essere seguita con continuità e senza interruzioni”, ha aggiunto, “e per farlo, è essenziale che i pazienti si sentano al sicuro e supportati nel loro percorso di cura“.

L’accesso a un ambulatorio serale non solo rappresenta un passo avanti per la gestione della terapia, ma è anche un segnale di cambiamento nella percezione sociale dell’Hiv. La dottoressa Cattelan ha espresso la speranza che questa iniziativa possa incentivare una risposta positiva da parte delle persone affette da Hiv, incoraggiandole a seguire le terapie e a mantenere il controllo della propria salute.

In un contesto dove la stigma legato all’Hiv continua a persistere, l’implementazione di servizi sanitari accessibili e rispettosi della privacy potrebbe rappresentare una svolta significativa nel miglioramento della qualità della vita delle persone affette da questa infezione.

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