Zelensky presenta a Trump il nuovo piano per pace, sicurezza e ricostruzione

Franco Fogli

Dicembre 10, 2025

Dopo le recenti consultazioni tenutesi a Londra con i leader di Regno Unito, Francia e Germania, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che Kiev e i suoi alleati europei sono “quasi pronti” a presentare a Washington una proposta ben definita. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe imposto un ultimatum, concedendo solo pochi giorni per accettare l’accordo.

Zelensky ha dichiarato di voler inviare oggi, 10 dicembre 2025, agli Stati Uniti un piano aggiornato per porre fine al conflitto con la Russia. Durante un incontro con i giornalisti, il presidente ucraino ha comunicato che il piano, che è stato rivisto dopo i colloqui con i partner europei, sarà consegnato, aggiungendo: “Stiamo lavorando e continueremo”.

Documenti in discussione

Il presidente ucraino ha fornito dettagli su tre documenti attualmente in fase di discussione con gli Stati Uniti e gli alleati europei. Il primo è un documento quadro composto da 20 punti, in continua evoluzione. Il secondo riguarda le garanzie di sicurezza, mentre il terzo si concentra sulla ripresa post-bellica dell’Ucraina, in caso di cessate il fuoco. Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina non è disposta a cedere i territori occupati dalla Russia e ha manifestato l’intenzione di organizzare un incontro di alto livello con gli Stati Uniti nelle prossime settimane.

Possibili elezioni in Ucraina

Zelensky ha anche affermato di essere pronto a indire elezioni entro un periodo di 60-90 giorni, a condizione che Stati Uniti ed Europa garantiscano la sicurezza del voto. “Chiedo ora, e lo dichiaro apertamente, che gli Stati Uniti mi aiutino, possibilmente insieme ai colleghi europei, a garantire la sicurezza per le elezioni“, ha detto il presidente ucraino. Le sue dichiarazioni seguono quelle di Trump, che ha affermato che è giunto il momento per l’Ucraina di tenere elezioni. Zelensky ha risposto che la decisione spetta al popolo ucraino e ha ribadito la sua disponibilità a procedere con il voto.

Ultimatum di Trump sul piano di pace

Il Financial Times ha riportato che Trump ha concesso a Zelensky “giorni” per rispondere al suo piano di pace, che include cessioni territoriali alla Russia in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Secondo fonti anonime, l’ultimatum è stato comunicato a Zelensky dai negoziatori di Trump, che sperano di raggiungere un accordo “entro Natale”. Durante una telefonata avvenuta sabato, Zelensky ha riferito ai suoi colleghi europei della pressione ricevuta dagli emissari di Trump, sottolineando la necessità di tempo per consultare i partner europei riguardo alla proposta americana.

Incontri diplomatici a Roma

Ieri, Zelensky ha incontrato a Roma il primo ministro Giorgia Meloni per un colloquio durato un’ora e mezza, definito dal presidente ucraino “eccellente”. Durante l’incontro, i due leader hanno riaffermato il loro impegno verso il processo negoziale e discusso i passi necessari per raggiungere una pace giusta e duratura per Kiev. In mattinata, Zelensky ha anche avuto un colloquio con Papa Leone XIV a Castel Gandolfo. Il Pontefice ha ribadito la disponibilità della Santa Sede ad offrire spazi per una trattativa che favorisca la fine del conflitto, evidenziando la necessità di un cessate il fuoco e la questione dei bambini sequestrati.

La posizione di Putin sulla guerra

Il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una riunione del Consiglio per i diritti umani, ha affermato che la Russia raggiungerà tutti gli obiettivi della sua operazione militare speciale, rivendicando i territori del Donbass. Putin ha sostenuto che il Donbass, storicamente parte della Repubblica socialista federativa sovietica russa, è un territorio che appartiene alla Russia.

La sfida dell’inverno e l’uso dei droni

Al fronte, il Comandante in Capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, ha avvertito che questo inverno rappresenta una delle sfide più dure dall’inizio del conflitto. Syrskyi ha sottolineato l’importanza di una risposta strategica efficace, con un ruolo centrale affidato ai droni. Secondo i dati dello Stato Maggiore, i sistemi aerei senza pilota hanno neutralizzato circa il 60% dei bersagli nemici. Le intelligence ucraine segnalano che la Russia mira a fornire mezzo milione di droni FPV al mese, mentre l’Ucraina sta intensificando le sue difese contro questa minaccia, sviluppando unità robotiche e formando specialisti.

Recentemente, le Forze di Difesa Aerea ucraine hanno neutralizzato 84 dei 110 droni russi in un attacco avvenuto l’8 dicembre, dimostrando l’importanza dei droni per la sicurezza sul campo.

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