A Palazzo Chigi, il 15 gennaio 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato la premier Giorgia Meloni per discutere i prossimi passi verso una pace giusta e duratura. Durante un colloquio di un’ora e mezza, definito “eccellente” da Zelensky, i due leader hanno confermato l’asse strategico tra Roma e Kiev, sottolineando l’importanza della cooperazione in questo momento critico.
Il faccia a faccia, avvenuto nel salottino del presidente, ha visto Meloni ribadire il sostegno dell’Italia al processo negoziale. Una nota ufficiale della presidenza del Consiglio ha evidenziato che entrambi i leader hanno condiviso le prossime azioni necessarie per raggiungere una pace duratura per l’Ucraina. Le stesse tematiche sono state affrontate anche durante l’incontro di Zelensky con Papa Leone XIV a Castel Gandolfo, dove il Pontefice ha sottolineato l’importanza del dialogo e ha espresso la speranza che le attuali iniziative diplomatiche possano condurre a risultati positivi.
Il riconoscimento di Kiev
Durante il colloquio, il presidente ucraino ha espresso apprezzamento per il supporto italiano, in particolare per l’invio di forniture di emergenza destinate al settore energetico dell’Ucraina. Zelensky ha dichiarato: “Apprezziamo il ruolo attivo dell’Italia nel generare idee pratiche e definire misure per avvicinare la pace.” La premier Meloni ha accolto Zelensky in abbigliamento scuro, ribadendo la solidarietà dell’Italia nei confronti del popolo ucraino e confermando l’impegno del governo italiano nella futura ricostruzione dell’Ucraina.
I due leader hanno anche discusso dell’importanza dell’unità tra i partner europei e americani, evidenziando la necessità di garantire robuste misure di sicurezza per prevenire future aggressioni e mantenere la pressione sulla Russia affinché partecipi ai negoziati in modo costruttivo. Zelensky ha ringraziato nuovamente l’Italia per il supporto ricevuto, sottolineando l’importanza di tali azioni per la vita quotidiana delle famiglie ucraine.
Pronto alle elezioni
Zelensky ha risposto alle critiche del presidente statunitense Donald Trump, dichiarando la sua disponibilità a indire elezioni in Ucraina entro 60-90 giorni, a condizione che gli Stati Uniti e l’Europa garantiscano la sicurezza del voto. “Chiedo ora, e lo dichiaro apertamente, che gli Stati Uniti mi aiutino, possibilmente insieme ai colleghi europei, a garantire la sicurezza per le elezioni,” ha affermato il presidente ucraino. Questo incontro con Meloni segna il terzo colloquio di Zelensky a Roma nell’anno corrente, sottolineando l’importanza del supporto italiano in un momento critico per l’Ucraina.
La giornata del leader ucraino è iniziata con un’udienza dal Papa, dove ha esteso un invito a Leone XIV a visitare l’Ucraina, considerato un segnale di sostegno per il popolo ucraino. Zelensky ha anche discusso con il Pontefice riguardo agli sforzi per riportare a casa i bambini ucraini rapiti dalla Russia.
Il Papa invitato a Kiev
Zelensky ha annunciato sui social di aver invitato Papa Leone XIV a Kiev, esprimendo gratitudine per il sostegno della Santa Sede e per l’assistenza umanitaria in corso. “L’ho invitato a visitare l’Ucraina,” ha dichiarato, sottolineando che tale visita rappresenterebbe un forte segnale di sostegno per il popolo ucraino. Il presidente ha anche informato il Papa sugli sforzi diplomatici con gli Stati Uniti per raggiungere una pace duratura.
Il Pontefice ha ribadito l’importanza del coinvolgimento dell’Europa nella questione della pace in Ucraina, affermando che “la guerra è in Europa” e che le garanzie di sicurezza devono includere il continente. Ha espresso la speranza che i leader europei possano lavorare insieme per trovare una soluzione al conflitto.
La tela europea
Con la visita a Roma, Zelensky continua a tessere relazioni diplomatiche cruciali in Europa, dopo aver ricevuto una risposta negativa da Trump riguardo ai suoi sforzi per i negoziati di pace. Il presidente ucraino ha recentemente visitato Londra, dove ha incontrato leader come Keir Starmer, Emmanuel Macron e Mark Rutte, prima di recarsi a Bruxelles per colloqui con Ursula von der Leyen e Antonio Costa.
A Londra, Zelensky ha lavorato su un piano di pace in 20 punti da presentare agli Stati Uniti. Sebbene non ci sia ancora un accordo sulla questione territoriale, il piano si concentra principalmente sulle garanzie di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina, al fine di prevenire future aggressioni. Durante l’incontro con Meloni, i due leader hanno discusso della necessità di definire misure di sicurezza robuste e di mantenere la pressione sulla Russia affinché si impegni in modo costruttivo ai tavoli negoziali. Zelensky ha espresso il desiderio di finalizzare rapidamente questo piano, annunciando che le discussioni sono in fase avanzata.
