Ucraina-Russia, Lavrov afferma: “Non combatteremo contro l’Europa”. Ultimatum di Trump a Zelensky

Marianna Ritini

Dicembre 10, 2025

Il 10 dicembre 2025, il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, ha dichiarato che Mosca non intende avviare un conflitto armato con l’Europa, ribadendo che non c’è alcuna intenzione di farlo. Tuttavia, ha avvertito che la Russia risponderà a qualsiasi azione ostile, come il dispiegamento di forze militari europee in Ucraina e l’espropriazione di beni russi. Queste affermazioni sono state rilasciate durante una conferenza stampa, dove Lavrov ha anche messo in discussione la convinzione europea di poter prevalere su Mosca.

Le dichiarazioni di Lavrov

Lavrov ha evidenziato che l’idea di sconfiggere la Russia è un’illusione, sottolineando che gli europei hanno investito il loro capitale politico in una guerra contro il Paese, utilizzando i cittadini ucraini come pedine. Citato da Ria Novosti, ha descritto la situazione come una “cecità politica senza speranza”, in cui l’Europa continua a illudersi di poter ottenere una vittoria contro la Russia. Le sue parole hanno messo in evidenza la tensione crescente tra Mosca e le nazioni europee, in particolare in relazione alla guerra in corso in Ucraina.

Ultimatum di Trump a Zelensky

Nel contesto di queste tensioni, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha posto un ultimatum al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiedendo una risposta al piano di pace per l’Ucraina entro pochi giorni. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Trump spera di raggiungere un accordo prima di Natale. Zelensky ha riferito ai leader europei di aver ricevuto pressioni dagli emissari di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, durante una lunga conversazione telefonica. Il presidente ucraino ha risposto di aver bisogno di tempo per consultare gli alleati europei riguardo alla proposta.

Le elezioni in Ucraina

Zelensky ha annunciato la sua intenzione di indire elezioni in Ucraina entro 60-90 giorni, nonostante il conflitto in corso. Tuttavia, ha sottolineato che la sicurezza deve essere garantita dagli Stati Uniti e dall’Europa per procedere. Durante una conferenza stampa, ha affermato che le elezioni richiederebbero modifiche alla legge elettorale, poiché la legge marziale attualmente in vigore vieta l’organizzazione di elezioni presidenziali, parlamentari e locali.

La Costituzione ucraina stabilisce che le elezioni parlamentari possono avvenire solo dopo la revoca della legge marziale, e le modifiche costituzionali non sono consentite durante il periodo di guerra. Kiev è preoccupata per la possibilità di manipolazioni da parte della Russia e per l’eventualità di un governo fantoccio. Inoltre, il problema della partecipazione degli elettori è complicato dal fatto che oltre 5,8 milioni di ucraini sono fuggiti all’estero e molti altri vivono in territori occupati. Nonostante queste difficoltà, Zelensky sembra determinato a procedere con le elezioni, a condizione che le condizioni di sicurezza siano soddisfatte.

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