Tre italiani su quattro, durante il periodo natalizio, si lasciano influenzare dalla presenza di una Marca nella loro scelta di acquisti. Secondo un’indagine condotta da SWG per Centromarca, presentata il 10 novembre 2025, i fattori che maggiormente incidono sulla selezione di un brand sono la qualità (58%), il rapporto qualità-prezzo (52%), la reputazione (29%), la storia e la tradizione dell’azienda (24%), l’innovazione (20%), i valori legati a etica e sostenibilità (16%), e infine la comunicazione (10%). In assenza del prodotto di Marca preferito, il 70% degli italiani è disposto a cercare alternative presso altri rivenditori. Le generazioni più fedeli a questi brand risultano essere i Millennials con il 77% e i GenX con il 74%.
Dati sul comportamento dei consumatori
L’indagine ha rivelato che gli italiani, per uso personale o come regali, si orienteranno principalmente verso generi alimentari e bevande (37%), seguiti da prodotti per la cura della persona (36%), libri e hobbistica (34%), abbigliamento (33%) e prodotti per la casa (25%). Per il 58% dei partecipanti, la presenza di una Marca è cruciale nella scelta di un regalo, poiché conferisce prestigio e qualità a chi lo riceve. Questo dato segna un incremento significativo di 15 punti percentuali rispetto al 2024.
Impatto del potere d’acquisto
Il ridotto potere d’acquisto delle famiglie italiane si fa sentire in modo evidente. Infatti, due consumatori su cinque prevedono di ridurre il budget destinato a regali, pranzi e cene di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Il 47% manterrà la spesa invariata, mentre il 13% prevede di aumentarla. Per quanto riguarda le festività, la spesa per pranzi e cene si attesterà intorno ai 130 euro, mentre per i regali si prevedono mediamente 176,7 euro, 80 euro per altre attività e 53,9 euro per donazioni.
Previsioni per il mercato del largo consumo
Secondo le stime di Niq, il mercato del largo consumo dovrebbe espandersi nel 2026 con un incremento del +2,6%, mantenendo una tendenza simile a quella del 2025. In questo contesto, l’Industria di Marca è prevista crescere di circa 2 punti percentuali, mantenendo una quota di mercato tra le più alte in Europa, pari al 68,1% nel canale omnichannel e al 76,7% nei canali iper, super e libero servizio.
L’importanza dell’industria di Marca
Francesco Mutti, Presidente di Centromarca, ha sottolineato l’importanza della moderna Industria di Marca per il progresso del largo consumo confezionato. Ha evidenziato come la leadership si basi su investimenti nella selezione delle migliori materie prime, innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, oltre alla sostenibilità. Questi fattori contribuiscono a una qualità distintiva che riscuote favore tra i consumatori, sia italiani che esteri.
Reputazione delle aziende italiane
Uno studio condotto da Caliber ha confermato che le aziende associate a Centromarca godono di una reputazione superiore rispetto alla media globale ed europea. Il settore del largo consumo italiano, rappresentato nella ricerca da Centromarca, è l’unico in crescita, con un punteggio reputazionale del 77%, a fronte di una media internazionale del 72%.
Prospettive economiche
Durante l’incontro, Mediobanca ha riportato previsioni della Commissione Europea che stimano una crescita del prodotto interno lordo italiano del +0,4% nel 2025 e del +0,8% annuo nel biennio 2026-2027. In un contesto di stagnazione, Mutti ha affermato che è fondamentale puntare su un’industria innovativa e solida, in grado di generare valore lungo le filiere. Le proposte di policy presentate al Governo e alle associazioni di categoria mirano a sostenere questo sviluppo nel settore del largo consumo.
