Mondiali 2026: il ‘pride match’ tra Egitto e Iran solleva polemiche politiche

Franco Fogli

Dicembre 10, 2025

La prossima partita della Coppa del Mondo di calcio, fissata per il 26 giugno 2026 a Seattle, si preannuncia come un’importante opportunità per la celebrazione dei diritti Lgbtq+. Tuttavia, la situazione si complica a causa delle polemiche sollevate dalle squadre coinvolte. Questo evento coincide con l’anniversario dei Moti di Stonewall del 1969, un momento cruciale per il movimento di liberazione omosessuale negli Stati Uniti.

Il pride match tra egitto e iran ai mondiali

Un’immagine significativa del sorteggio dei Mondiali 2026 ha visto la presenza di Shaquille O’Neal, simbolo di sport e inclusione. La partita, che doveva rappresentare un Pride Match, ha suscitato una reazione politica, poiché le due nazioni partecipanti, Egitto e Iran, hanno una legislazione severa nei confronti dell’omosessualità. Infatti, in Egitto le pene possono arrivare fino a tre anni di carcere, mentre in Iran le conseguenze possono essere ben più gravi, inclusa la pena di morte.

Controversie e diritti civili

Il Pride Match, evento annuale molto atteso a Seattle, ha subito una controversia in seguito al sorteggio avvenuto a Washington. Le due squadre, Egitto e Iran, si affronteranno in un contesto in cui l’omosessualità è perseguitata. Il presidente della Federazione calcistica iraniana, Mehdi Taj, ha definito la situazione una “decisione irrazionale”, evidenziando come entrambi i Paesi abbiano espresso la loro opposizione a tale scelta. Le discussioni con la FIFA sono già in programma per affrontare questa questione delicata.

La speranza della comunità Lgbtq+

La tensione aumenta poiché il Pride Match non è solo un incontro sportivo, ma anche un simbolo di lotta per i diritti civili. La comunità Lgbtq+ spera che eventi come questo possano contribuire a una maggiore visibilità e accettazione. Tuttavia, la realtà legale nei Paesi partecipanti solleva interrogativi sull’effettiva celebrazione dei diritti umani in un contesto così complesso.

Il significato della partita del 26 giugno

Le polemiche che circondano questo incontro evidenziano l’importanza di continuare a discutere e combattere per i diritti delle persone Lgbtq+, anche in contesti dove tali diritti sono fortemente limitati. La partita del 26 giugno potrebbe rivelarsi un momento cruciale non solo per il calcio, ma anche per la lotta per l’uguaglianza e la giustizia sociale a livello globale.

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