Infantino sotto inchiesta Fifa per il premio della pace a Trump: dettagli dell’accaduto

Lorenzo Di Bari

Dicembre 10, 2025

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, si trova sotto i riflettori per una serie di polemiche riguardanti il riconoscimento attribuito al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Infantino, che ha recentemente partecipato ai sorteggi per il Mondiale 2026, che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada, è stato invitato a presentarsi davanti al comitato etico della Federazione per rispondere a diverse accuse di violazioni delle norme di neutralità politica stabilite dalla FIFA. La notizia è stata riportata dalla BBC, la quale ha citato una denuncia presentata dall’organizzazione FairSquare, attiva nella difesa dei diritti umani.

Accuse riguardanti il premio per la pace a Trump

La controversia principale riguarda il premio per la pace che è stato conferito a Donald Trump durante la cerimonia di sorteggio tenutasi a Washington. Secondo FairSquare, il riconoscimento rappresenterebbe “almeno quattro evidenti violazioni delle regole di neutralità della FIFA”. Infantino è stato criticato per aver pubblicato post e rilasciato interviste in cui esprimeva un chiaro supporto a Trump, un comportamento che contrasta nettamente con le linee guida della FIFA, le quali richiedono un distacco da qualsiasi forma di endorsement politico.

Le accuse sollevate contro Infantino non si limitano solo al premio per la pace. La FIFA ha stabilito regole rigorose per garantire che l’organizzazione rimanga neutrale e non si schieri a favore di alcuna figura politica o ideologia. Le azioni del presidente della FIFA, secondo i critici, potrebbero minare la credibilità dell’organizzazione e compromettere la sua reputazione a livello globale. La questione ha sollevato interrogativi sull’integrità della FIFA e sulla sua capacità di mantenere la neutralità in un contesto politico sempre più polarizzato.

Le reazioni alla decisione di Infantino

Le reazioni alla decisione di Infantino di premiare Trump sono state immediate e variegate. Molti esperti di sport e diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’impatto che tali azioni possono avere sulla reputazione della FIFA. In un momento in cui il calcio è visto come un veicolo per promuovere valori di unità e inclusione, la scelta di premiare un leader controverso come Trump ha sollevato interrogativi sulla direzione che l’organizzazione sta prendendo.

Sotto i riflettori ci sono anche le reazioni dei fan e degli ex calciatori, alcuni dei quali hanno espresso il loro disappunto attraverso i social media. Le critiche non si sono limitate solo ai membri della FIFA, ma hanno coinvolto anche il pubblico, che chiede maggiore responsabilità e trasparenza da parte dell’organizzazione. La FIFA, dal canto suo, dovrà affrontare queste accuse e dimostrare di essere in grado di mantenere i suoi principi fondamentali, in un contesto in cui la politica e lo sport continuano a intersecarsi in modi complessi e talvolta controversi.

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