Crisi della Fiorentina: lo psicologo avverte, “serve coesione per vincere”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 10, 2025

Il campionato della Fiorentina continua a riservare delusioni ai suoi tifosi, con la squadra che si trova in una situazione critica. L’11 dicembre 2025, la squadra viola affronterà la Dinamo Kiev in un incontro di Conference League, un’opportunità per risollevarsi e dare un segnale positivo ai sostenitori. Una vittoria sarebbe cruciale, specialmente in vista della sfida contro il Verona, prevista per domenica, che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro della Fiorentina in Serie A. Attualmente, la squadra occupa l’ultimo posto in classifica, con un triste bottino di zero vittorie e solo 6 punti accumulati in 14 partite, numeri che evocano la Serie B.

La situazione attuale

La situazione ha generato un clima di smarrimento tra i tifosi, frustrazione che si è accumulata nel corso di mesi di sconfitte. Le aspettative iniziali, che vedevano la Fiorentina come una possibile contenditrice per le prime posizioni, si sono rapidamente dissipate. Secondo il dottor Pietro Bussotti, psicologo dello sport e coordinatore della Psicologia dello sport dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria, la crisi attuale è profonda e ha un impatto significativo sul morale dei giocatori. Bussotti sottolinea che alcuni atleti faticano a comprendere la gravità della situazione, abituati come sono a competere per obiettivi più alti.

La necessità di un cambiamento collettivo

Il cambio di allenatore, da Stefano Pioli a Marco Vanoli, non ha prodotto i risultati sperati, e il rischio di un ulteriore abbassamento del morale è concreto. Bussotti avverte che la squadra deve trasformare questa crisi in un’opportunità, puntando sul rafforzamento della coesione interna. “Serve un ‘noi’ che difenda un ‘fortino’ contro le difficoltà”, afferma lo psicologo, evidenziando l’importanza del supporto reciproco tra i giocatori. La comunicazione diretta e il confronto umano sono essenziali in questo momento critico.

La gestione delle emozioni è un altro aspetto fondamentale per affrontare questa crisi. Bussotti spiega che la paura e la frustrazione devono essere controllate e trasformate in energia motivazionale. Le emozioni, infatti, possono essere adattive o disadattive: la paura di retrocedere può paralizzare i giocatori, rendendo difficile l’adattamento alle sfide. Al contrario, se gestita correttamente, può diventare una spinta per il riscatto.

Strategie per il recupero

Per risalire dalla crisi, Bussotti propone un intervento su tre livelli. Primo, è fondamentale lavorare sulla gestione delle emozioni, trasformando la paura in motivazione. Secondo, la coesione del gruppo deve essere rafforzata attraverso una leadership positiva e un’identità condivisa. Infine, è essenziale focalizzarsi sul processo piuttosto che sul risultato immediato, permettendo ai giocatori di migliorare ogni aspetto del loro gioco senza la pressione del risultato finale.

La sicurezza, intesa come assenza di preoccupazioni, gioca un ruolo cruciale nella prestazione sportiva. Quando i calciatori riescono a liberarsi dalle ansie, si sentono più leggeri e in grado di esprimere il proprio talento. Bussotti evidenzia che questa condizione di serenità interiore si traduce in energia collettiva, capace di migliorare le performance sul campo. La Fiorentina è quindi chiamata a trovare la propria forza interiore per affrontare le sfide che l’attendono nel prosieguo del campionato.

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