Case ‘dormienti’ in Italia: il fenomeno raggiunge gli 8,5 milioni

Lorenzo Di Bari

Dicembre 10, 2025

Il Rapporto Federproprietà-Censis, pubblicato il 10 dicembre 2025, rivela una realtà inquietante nel panorama immobiliare italiano: il 25,7% delle abitazioni di proprietà delle persone fisiche è attualmente inutilizzato. Questo corrisponde a circa 8,5 milioni di case, molte delle quali non sono disponibili sul mercato degli affitti. I dati mostrano che 5,8 milioni di queste abitazioni non sono le residenze principali, mentre quasi 1,4 milioni risultano prive di allacciamenti alle reti di energia e acqua. Inoltre, si stima che ci siano circa 1,3 milioni di immobili il cui utilizzo è indefinito e non dichiarato.

La situazione delle case dormienti

Il rapporto mette in evidenza un paradosso significativo: da un lato, si registrano un gran numero di case inutilizzate, dall’altro, c’è una crescente difficoltà nel trovare abitazioni a prezzi accessibili sul mercato delle locazioni lunghe. Questo fenomeno è in parte attribuibile ai timori dei proprietari. Infatti, l’82,9% degli italiani esprime preoccupazione riguardo alla possibilità di non riottenere la propria casa in caso di morosità degli inquilini.

Inoltre, il 66% degli intervistati ritiene che non si debba penalizzare fiscalmente i proprietari che mantengono le loro proprietà inutilizzate. Solo il 28,3% degli italiani sostiene che sarebbe opportuno applicare delle penalizzazioni, mentre il 5,7% non ha un’opinione chiara in merito.

Le proposte di Federproprietà

Giovanni Bardanzellu, presidente di Federproprietà, ha commentato questa situazione, sottolineando che la paura di non poter riacquistare i propri immobili in caso di morosità rappresenta la causa principale della stagnazione nel mercato degli affitti. Per affrontare questo problema, Bardanzellu ha avanzato diverse proposte al governo. Tra queste, spicca l’idea di creare una banca dati degli inquilini morosi ‘seriali’, che potrebbe aiutare i proprietari a prendere decisioni più informate e sicure riguardo alla locazione delle loro abitazioni.

In aggiunta, è stata proposta l’accelerazione delle procedure di sfratto, attualmente considerate troppo lunghe e complesse. Queste misure, secondo Bardanzellu, sono essenziali per ridurre il numero di case dormienti e migliorare l’accessibilità del mercato degli affitti in Italia.

La situazione attuale, quindi, richiede un’analisi approfondita e interventi mirati per affrontare le problematiche legate alla paura dei proprietari e alla scarsità di abitazioni disponibili per gli affittuari. La sfida è complessa, ma necessaria per garantire un equilibrio nel mercato immobiliare del Paese.

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