Bini Smaghi: ‘La polemica sull’oro di Bankitalia è solo un diversivo’

Marianna Ritini

Dicembre 10, 2025

Il presidente di Société Générale, Lorenzo Bini Smaghi, ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos il 10 dicembre 2025, in cui ha commentato l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia riguardante l’oro detenuto dalla Banca d’Italia. Bini Smaghi ha definito questa proposta come “una tempesta in un bicchiere d’acqua”, suggerendo che potrebbe servire a distogliere l’attenzione da questioni economiche più significative.

Nel corso dell’intervista, Bini Smaghi ha ricordato che simili tentativi di modifiche legislative erano già stati fatti in passato, nel 2005 e nel 2019, senza successo. “Le proposte non passarono, e nel primo caso la legge fu addirittura abrogata”, ha osservato l’economista, evidenziando come queste iniziative non abbiano mai avuto un seguito concreto. Ha aggiunto che l’attuale proposta potrebbe deviare l’attenzione da un dibattito più serio riguardante l’economia e le finanze pubbliche italiane.

La posizione della Banca Centrale Europea sull’emendamento

Bini Smaghi ha anche espresso dubbi sull’intento di un emendamento che afferma che l’oro appartiene al popolo italiano. Secondo lui, la Banca Centrale Europea (Bce) ha richiesto chiarimenti riguardo a questa proposta, poiché lo Stato italiano è già azionista della Banca d’Italia e, di conseguenza, le attività presenti nel bilancio sono di proprietà statale. Tuttavia, ha sottolineato che lo Stato non può disporre di queste attività, poiché sono gestite in relazione a passività in euro emesse dall’Eurosistema.

Bini Smaghi ha sollevato interrogativi anche sul motivo per cui si parli esclusivamente dell’oro e non delle altre riserve valutarie della Banca d’Italia. Ha messo in evidenza che le norme europee regolano la detenzione e la gestione delle riserve valutarie, inclusa l’oro, e che queste competenze rientrano nell’ambito dell’Eurosistema, di cui la Banca d’Italia fa parte.

Le conseguenze della proposta di Fratelli d’Italia

L’economista ha messo in guardia riguardo al rischio di conflitti con le normative europee, sottolineando l’importanza di chiarire il progetto di Fratelli d’Italia. Ha chiesto se la dichiarazione che l’oro appartiene al popolo comporti delle modifiche significative nella gestione e detenzione delle riserve. “Se non cambia nulla, perché presentare questo emendamento?”, ha domandato, lasciando aperti molti interrogativi.

Bini Smaghi ha anche avvertito di maneggiare con cautela questa proposta, per non alimentare sentimenti sovranisti anti-euro. Ha notato che non sembra esserci attualmente in Italia l’intenzione di mettere in discussione l’appartenenza all’euro, anche se alcuni potrebbero sperarlo. Ha fatto riferimento a precedenti iniziative, come quella dei mini Bot, che, pur sembrando innocue, avevano sollevato problemi di compatibilità con l’euro.

La posizione di Bini Smaghi offre uno spaccato interessante sulle tensioni politiche ed economiche attuali in Italia e sul ruolo della Banca Centrale Europea in questo contesto, evidenziando la necessità di un dibattito più profondo e informato sulle questioni economiche del paese.

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