Il 25 giugno 2025, il pubblico di San Siro ha assistito a un evento memorabile, con Marracash che ha chiuso una trilogia artistica in un’atmosfera di entusiasmo collettivo. A distanza di sei mesi, il rapper è tornato sul palco dell’Unipol Forum di Assago, dove ha ritrovato volti familiari, gli stessi che lo avevano accolto durante il suo debutto nei grandi stadi. Nonostante il tempo trascorso, l’energia e l’emozione rimangono intatte, ma Marracash stesso ha vissuto una profonda evoluzione personale e artistica.
Il ritorno a Milano
Con un’affermazione che risuona come un simbolo di completamento, Marracash ha esclamato: “Sono a casa Milano!” Questo concerto rappresenta un punto di svolta dopo sei anni di carriera e tre album. L’evento si distingue per un concept rinnovato, che include brani precedentemente non eseguiti e ospiti speciali. Il rapper, con un nuovo look caratterizzato da baffi, si è mostrato più consapevole e presente, raccogliendo un reggiseno lanciato dal pubblico con un sorriso.
La prima delle tre date milanesi ha preso avvio con un’atmosfera che riecheggiava il finale del concerto estivo. Sul palco, Marracash ha dato vita a un laboratorio creativo, dove ballerini e artisti hanno collaborato per dar vita a uno spettacolo unico. Il rapper ha affrontato il tema del dualismo tra il suo io reale, Fabio, e il suo alter ego, Marracash, esprimendo la difficoltà di trovare equilibrio in un’esistenza complessa.
Collaborazioni significative
Per inaugurare questo nuovo capitolo, Marracash ha invitato sul palco vecchi e nuovi amici. Tra questi, Lazza, che aveva accolto Fabio durante il suo primo concerto a San Siro, e Blanco, un giovane artista che ha visto crescere grazie al supporto del rapper. Queste collaborazioni sottolineano il legame tra le diverse generazioni di artisti, evidenziando come Marracash sia considerato una figura paterna nella scena musicale italiana.
Un momento particolarmente toccante è stato l’ingresso di 22simba, un rapper emergente che ha portato sul palco il suo brano “Fanculo”. La sua performance ha suscitato emozioni forti, dimostrando che, nonostante il dominio del rap contemporaneo, la connessione emotiva con il pubblico rimane fondamentale. In un’epoca in cui le classifiche possono sembrare effimere, l’esperienza live continua a rappresentare un valore inestimabile.
Un legame con il passato
Marracash non dimentica le sue radici. Il suo ultimo progetto musicale trae ispirazione da un brano di Ivan Graziani, e per eseguire “È finita la pace”, ha invitato sul palco Filippo, il figlio del cantautore. Questo gesto di omaggio al passato musicale italiano ha rivelato il rispetto che il rapper nutre per coloro che lo hanno preceduto e che hanno influenzato il suo cammino artistico.
L’atto finale del concerto ha portato con sé una promessa di rinnovamento. Marracash ha intenzione di affrontare temi come guerre, ingiustizie sociali e relazioni amorose, mantenendo il suo stile distintivo, ma con un linguaggio rinnovato. La consapevolezza di essere un artista unico e autentico è emersa con forza, sottolineando il suo status di “King del rap” e segnando l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera.
