David Rossi ucciso: esperimenti Ris avvalorano la ricostruzione de Le Iene

Marianna Ritini

Dicembre 9, 2025

Per la prima volta dopo la morte di David Rossi, avvenuta nel 2019, i carabinieri del Ris hanno avanzato una nuova ipotesi che potrebbe cambiare significativamente le prospettive sul caso. Secondo le recenti indagini, Rossi sarebbe stato trattenuto per i polsi, sospeso nel vuoto e successivamente lasciato cadere. Questa teoria è supportata da video esclusivi che mostrano esperimenti condotti dal Ris di Roma, come riportato dalla trasmissione “Le Iene”, che ha dedicato un servizio all’argomento, andato in onda il 4 marzo 2025 su Italia 1.

Nuove scoperte e simulazioni

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi ha avviato nuove indagini, corroborate dagli esperimenti del Ris di Roma. Secondo quanto affermato da “Le Iene”, una recente simulazione 3D commissionata dalla trasmissione ha rivelato che Rossi non si sarebbe tolto la vita, ma sarebbe stato vittima di un omicidio. Le nuove evidenze scientifiche emergono da verifiche e simulazioni digitali realizzate con un manichino antropomorfo virtuale, progettato per riprodurre fedelmente le proporzioni del corpo di Rossi.

L’ingegnere forense Giuseppe Monfreda, esperto del software utilizzato per la simulazione, ha dichiarato che le conclusioni raggiunte contraddicono quelle della super perizia presentata nel 2022, la quale sosteneva che Rossi si fosse lasciato cadere. Monfreda ha affermato con fermezza che “David Rossi non si è suicidato, David Rossi è stato ucciso”. L’analisi approfondita ha richiesto circa 90 ore di lavoro e ha incluso oltre mille tentativi di simulazione.

Dettagli significativi emersi dalle indagini

Uno degli elementi chiave nella ricostruzione della dinamica degli eventi riguarda l’orologio di Rossi, ritrovato vicino al suo corpo. Secondo Gianluca Vinci, presidente della Commissione, l’orologio non si sarebbe rotto all’impatto con il suolo, ma piuttosto durante un’azione di strappo. Il medico legale Roberto Manghi ha evidenziato che le ferite sul polso di Rossi non presentano segni di un gesto suicida, ma piuttosto di una presa prolungata da parte di terze persone.

Le indagini hanno anche portato alla ricostruzione della finestra di Rocca Salimbeni, dove Rossi è caduto. Utilizzando un laser scanner del Ris, è stato possibile simulare la scena e concludere che l’unico modo per staccare l’orologio dal polso sinistro di un manichino, creando lesioni simili a quelle di Rossi, era trattenere il manichino e sospenderlo nel vuoto. Durante i test condotti, è stato osservato che l’orologio si staccava dal corpo in momenti distinti, confermando ulteriormente la teoria di un intervento umano.

Richieste della famiglia e prospettive future

La famiglia di David Rossi, rappresentata da Carolina, ha lanciato un appello alla magistratura per la riapertura delle indagini, sottolineando che l’omicidio non ha prescrizione. Con emozione, Carolina ha espresso la sua paura di essere nuovamente delusa, evidenziando il dolore che la famiglia ha vissuto da quando Rossi è morto. Ha descritto come le persone coinvolte nella sua morte possano continuare a vivere le loro vite, mentre la sua famiglia è rimasta distrutta.

L’emozione è palpabile, con Carolina che sottolinea l’importanza di queste nuove scoperte scientifiche, che dimostrano che David è stato trattenuto e lasciato cadere. Le nuove evidenze potrebbero portare a un cambiamento significativo nella percezione pubblica del caso e nell’approccio delle autorità competenti, aprendo la strada a una possibile giustizia per la famiglia Rossi.

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