Migranti, intesa dell’Ue su Paesi di origine e sicurezza: nuove regole per l’asilo

Lorenzo Di Bari

Dicembre 8, 2025

Il 8 dicembre 2025, il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo cruciale riguardante le normative sul diritto d’asilo, introducendo un nuovo approccio per la gestione delle domande di protezione internazionale. Questa decisione mira a velocizzare il processo di esame delle richieste, soprattutto per i cittadini provenienti da Paesi considerati “sicuri”. La nuova legislazione prevede che le domande di asilo possano essere respinte se i richiedenti avrebbero potuto chiedere protezione in un Paese terzo sicuro prima di arrivare in Europa.

Nuove norme sul concetto di Paese sicuro

Il Consiglio ha stabilito una posizione negoziale su due atti legislativi che modificano l’applicazione del concetto di Paese sicuro. Queste modifiche ampliano le circostanze in cui una domanda di asilo può essere dichiarata inammissibile. In particolare, il nuovo regolamento definisce meglio quali Paesi possono essere considerati sicuri e quindi idonei per il respingimento delle domande di asilo.

In questo contesto, è stato concordato il primo elenco comune di Paesi di origine sicuri, che include, oltre ai candidati all’adesione all’Unione Europea, anche nazioni come Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Kosovo, Marocco e Tunisia. Questo elenco consentirà agli Stati membri di trattare più rapidamente le domande di asilo presentate dai cittadini di questi Paesi, accelerando così il processo di esame delle richieste.

Il ruolo degli Stati membri e la pressione migratoria

Rasmus Stoklund, il ministro per l’Immigrazione della Danimarca, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando l’elevato afflusso di migranti irregolari che sta mettendo sotto pressione i Paesi europei. Stoklund ha dichiarato che “migliaia di persone annegano nel Mar Mediterraneo o subiscono abusi lungo le rotte migratorie“, mentre i trafficanti di esseri umani continuano a prosperare.

Il ministro ha evidenziato come l’attuale sistema di asilo crei incentivi malsani, rendendo difficile eliminare i fattori che spingono i migranti a intraprendere viaggi pericolosi verso l’Europa. La Danimarca e la maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea hanno quindi espresso il loro favore per l’esame delle domande di asilo in Paesi terzi sicuri, al fine di ridurre tali incentivi.

Accordi con Paesi terzi e futuro della politica migratoria

Stoklund ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto tra gli Stati membri, che consente di stipulare accordi con Paesi terzi sicuri per l’esame delle domande di asilo al di fuori dell’Europa. Questa strategia, secondo il ministro, rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficace della migrazione e della protezione internazionale.

Il nuovo approccio si inserisce nel contesto più ampio del patto sulla migrazione e l’asilo del 2024, il quale mira a riformare le politiche europee in materia di asilo, affrontando le sfide legate all’immigrazione e garantendo una maggiore sicurezza per i cittadini europei. Con l’adozione di queste misure, l’Unione Europea intende rafforzare il proprio sistema di asilo, rendendolo più efficiente e sostenibile nel lungo termine.

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