Bankitalia trasferisce oro allo Stato, la Bce chiede una revisione della proposta

Franco Fogli

Dicembre 8, 2025

La Banca Centrale Europea ha recentemente espresso preoccupazione riguardo a un emendamento proposto da Fratelli d’Italia (Fdi) sulla gestione delle riserve auree della Banca d’Italia. In un comunicato rilasciato il 8 dicembre 2025, la BCE ha sottolineato che, nonostante le modifiche apportate alla proposta di disposizione rivista, rimangono dubbi sulla reale finalità di tale proposta.

La posizione della BCE sulla gestione dell’oro

La Banca Centrale Europea ha evidenziato che “non è ancora chiaro quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista”. Questa affermazione arriva a seguito di un emendamento alla legge di bilancio che ha sollevato interrogativi sulla proprietà e sull’uso delle riserve auree da parte della Banca d’Italia. La BCE ha invitato le autorità italiane a riconsiderare la proposta, sottolineando l’importanza di preservare l’indipendenza della Banca d’Italia nell’esercizio dei suoi compiti fondamentali, come previsto dal trattato sul Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC).

L’oro detenuto dalla Banca d’Italia rappresenta un patrimonio significativo, e la sua gestione è cruciale per la stabilità economica del paese. La BCE, nel suo parere, ha messo in evidenza la necessità di trasparenza e chiarezza riguardo agli obiettivi della proposta, indicando che senza spiegazioni adeguate, le autorità italiane potrebbero compromettere l’integrità delle operazioni bancarie fondamentali.

Il contesto politico e le implicazioni dell’emendamento

L’emendamento proposto da Fratelli d’Italia si inserisce in un contesto politico complesso, dove le questioni relative alle riserve auree sono spesso oggetto di dibattito. Negli ultimi venti anni, l’oro di Bankitalia è stato al centro di discussioni riguardanti la sua utilità e il suo impatto sui conti pubblici. La BCE ha avvertito che qualsiasi modifica alla gestione delle riserve auree deve essere valutata con attenzione per evitare ripercussioni negative sulla stabilità finanziaria.

L’oro è considerato un bene rifugio e la sua gestione è fondamentale per la fiducia degli investitori. La BCE ha quindi ribadito l’importanza di un approccio prudente e informato nella gestione di tali risorse. In questo contesto, le autorità italiane sono chiamate a riflettere sulla proposta e a garantire che le decisioni prese siano in linea con le migliori pratiche internazionali.

Le reazioni alle dichiarazioni della BCE

Le dichiarazioni della BCE hanno suscitato reazioni diverse nel panorama politico italiano. Mentre alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno difeso l’emendamento come un passo verso una maggiore sovranità economica, altri hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile interferenza politica nella gestione delle riserve auree. La questione ha attirato l’attenzione di esperti economici e analisti, che avvertono dei rischi associati a una gestione non trasparente delle risorse.

In questo clima di incertezze, la BCE ha ribadito la necessità di un dialogo costruttivo tra le istituzioni italiane e le autorità europee. La questione delle riserve auree non è solo una questione di economia, ma anche di fiducia e stabilità nel sistema finanziario europeo. Le prossime mosse delle autorità italiane saranno osservate con attenzione, poiché potrebbero avere un impatto significativo sulla percezione della stabilità economica del paese.

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