Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un avvertimento diretto a Pechino, annunciando la possibilità di introdurre dazi nei prossimi mesi se la Cina non adotterà misure concrete per ridurre il deficit commerciale con l’Unione Europea. Queste dichiarazioni sono state rilasciate il 7 dicembre 2025, mentre Macron tornava da una visita ufficiale in Cina, e sono state riportate dal quotidiano francese Les Echos.
Le minacce di Macron a Pechino
Durante il suo intervento, Macron ha chiarito che l’Unione Europea non esiterà a prendere provvedimenti forti se non ci saranno segnali di cambiamento da parte della Cina. “Ho detto loro che se non reagiranno, noi, europei, saremo costretti a adottare misure forti”, ha affermato il presidente, sottolineando che l’Europa potrebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti, introducendo dazi sui prodotti cinesi. La situazione è complessa, poiché Macron ha riconosciuto che un’azione coordinata tra i paesi europei è difficile da realizzare, con la Germania che non è ancora completamente allineata alla posizione francese.
Le preoccupazioni sul modello industriale europeo
Macron ha espresso preoccupazione per l’impatto delle politiche cinesi sull’industria europea, definendo il Dragone come una minaccia per il “cuore del modello industriale e di innovazione europeo”. La dipendenza dalle importazioni cinesi è diventata un tema centrale, con il presidente che ha avvertito che non è sostenibile continuare a importare costantemente senza investire in produzioni locali. “Le aziende cinesi devono venire in Europa”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di evitare che gli investimenti cinesi siano orientati verso l’egemonia o creino dipendenze per il continente.
Strategie per la competitività europea
Il presidente francese ha sottolineato l’importanza di una strategia europea che protegga i settori più vulnerabili, mentre si punta a migliorare la competitività dell’industria locale. Secondo Macron, la situazione attuale rappresenta una “questione di vita o di morte” per l’industria europea, che deve affrontare sfide crescenti in un contesto globale sempre più competitivo. La combinazione di protezionismo statunitense e la crescente influenza cinese complica ulteriormente il panorama commerciale, richiedendo una risposta decisa da parte dell’Unione Europea.
La posizione di Macron segna un passo significativo verso un approccio più assertivo dell’Europa nei confronti delle dinamiche commerciali globali, evidenziando la necessità di una strategia unitaria per affrontare le sfide economiche del futuro.
