Il processo che ha coinvolto il campione olimpico di sollevamento pesi Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, ha preso una piega drammatica presso il tribunale di Trapani. Il 6 dicembre 2025, la Procura ha richiesto una condanna a dieci anni di carcere per il giovane atleta, accusato di violenza sessuale aggravata di gruppo. Insieme a lui, sono imputati anche Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì, per i quali è stata richiesta la medesima pena.
Le accuse e i dettagli del caso
Le accuse riguardano eventi che sarebbero accaduti nel luglio del 2022, quando una turista finlandese, conosciuta in un ristorante di Trapani, sarebbe stata abusata. Secondo le indagini condotte dai pubblici ministeri Andrea Tarondo e Giulia Sbocchia, i quattro imputati avrebbero approfittato della situazione, approfittando del fatto che la donna avesse bevuto. Dopo aver lasciato il ristorante e congedato le sue amiche, i quattro uomini avrebbero condotto la vittima in un residence, dove avrebbero avuto rapporti sessuali contro la sua volontà .
La violenza si sarebbe interrotta solo quando la giovane, in lacrime, ha chiesto di tornare al suo albergo. Durante il processo, la pm Giulia Sbocca ha sottolineato che “nessun elemento è emerso in grado di provare l’esistenza di un consenso”, evidenziando la gravità della situazione. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Nicola Pellegrino, ha condiviso le richieste di condanna avanzate dalla Procura, contribuendo a delineare un quadro accusatorio ben definito.
Prossimi sviluppi del processo
Il processo, che ha attirato l’attenzione dei media, è stato aggiornato a gennaio 2026, quando si riprenderà con le arringhe delle difese. La situazione si preannuncia complessa, considerando la notorietà del principale imputato e le implicazioni legali che ne derivano. Le difese dovranno affrontare un’accusa seria e ben articolata, mentre la parte civile cercherà di sostenere la propria posizione con prove e testimonianze.
Il caso ha suscitato un ampio dibattito sull’argomento della violenza sessuale e della protezione delle vittime, in particolare in contesti turistici dove la vulnerabilità può aumentare. La comunità locale di Trapani, così come l’opinione pubblica, attende con interesse gli sviluppi futuri, augurandosi che la giustizia possa fare il suo corso in modo equo e tempestivo.
