Il 6 dicembre 2025, un acceso scambio di opinioni è avvenuto sui social tra il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il senatore della Lega, Claudio Borghi, riguardo il documento sulla strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La discussione è stata innescata da un post di Crosetto su X, in cui il politico ha analizzato la traiettoria della politica americana, sottolineando come il percorso intrapreso fosse già in atto prima dell’elezione di Donald Trump, il quale ha solo accelerato questo processo.
Il post di Crosetto e le sue affermazioni
Nel suo intervento, Crosetto ha messo in evidenza che le dinamiche della politica estera americana erano chiare da tempo e che l’amministrazione Trump ha solo intensificato un cammino già tracciato. Ha condiviso il suo punto di vista sul documento di sicurezza, evidenziando che la situazione attuale richiede una riflessione seria da parte dei paesi europei. Il Ministro ha affermato che, nonostante le critiche mosse all’Unione Europea, è essenziale affrontare i cambiamenti globali con una strategia concertata. Crosetto ha utilizzato il suo profilo social per esprimere le sue preoccupazioni e invitare a una maggiore coesione tra gli Stati membri dell’UE.
La risposta di Borghi e le sue argomentazioni
A stretto giro, Claudio Borghi ha replicato al Ministro, sempre attraverso i social, contestando le interpretazioni di Crosetto. Il senatore ha messo in dubbio l’idea che l’Europa necessiti di un aumento degli armamenti, affermando che, al contrario, la visione di un’Unione Europea più forte potrebbe ostacolare la crescita economica dell’Italia. Borghi ha espresso il suo punto di vista con una certa ironia, utilizzando un’emoticon per enfatizzare il suo disappunto. Ha affermato che il suo approccio alla questione del riarmo nazionale è sempre stato aperto, ma ha avvertito che le attuali dinamiche politiche potrebbero portare a una ristrutturazione dell’Unione Europea stessa.
Il contrattacco di Crosetto e la chiusura del dibattito
Crosetto non ha tardato a rispondere, evidenziando l’importanza di comprendere il contenuto del documento in questione, sottolineando che se Borghi non riusciva a cogliere il significato di un tweet in italiano, sarebbe difficile per lui afferrare il messaggio in inglese. Il Ministro ha ribadito che non ha mai esitato a criticare gli errori dell’Unione Europea e ha sollecitato una riflessione più profonda sulle implicazioni delle sue affermazioni. Borghi ha chiuso il dibattito con un ulteriore post, affermando che il riarmo nazionale non è un tabù per lui, ma ha avvertito che la situazione attuale potrebbe rappresentare un’opportunità storica per rivedere il ruolo dell’Unione Europea.
Questo scambio di opinioni tra i due politici mette in evidenza le divergenze di pensiero all’interno della politica italiana riguardo le relazioni internazionali e la sicurezza, con un focus particolare sulla posizione dell’Italia all’interno dell’Unione Europea e sulla sua capacità di affrontare le sfide globali.