L’acquisizione di Warner Bros. Discovery da parte di Netflix, per un valore di 83 miliardi di dollari, ha scosso profondamente l’industria cinematografica americana, creando preoccupazioni tra i professionisti del settore. Secondo il New York Times, il clima attuale a Hollywood è caratterizzato da un forte sentimento di rabbia e incertezza riguardo alle possibili conseguenze di questa operazione, che dovrebbe concludersi entro i prossimi 12-18 mesi.
Le reazioni all’acquisizione
L’operazione di acquisto prevede che Netflix integri gli studi di Warner, il servizio di streaming HBO Max e un vasto archivio di film e serie, inclusi titoli iconici come la saga di Harry Potter e Game of Thrones. Tuttavia, non saranno incluse le reti televisive tradizionali, come CNN. La notizia ha colto di sorpresa molti, poiché si pensava che David Ellison, CEO di Paramount Skydance, fosse il principale candidato per l’acquisto. Netflix pagherà 27,75 dollari per azione di Warner Bros. Discovery, principalmente in contante.
Il New York Times ha riportato che la notizia dell’acquisto ha generato sentimenti contrastanti. La star Jane Fonda ha espresso il suo disappunto in una lettera a una rivista di settore, definendo l’acquisizione come un segnale allarmante della crisi di consolidamento che minaccia l’intero settore dell’intrattenimento. Fonda ha avvertito che tale operazione potrebbe compromettere la libertà di espressione e il diritto di riunirsi pacificamente, garantiti dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.
Le preoccupazioni del settore cinematografico
Michael O’Leary, CEO di Cinema United, che rappresenta circa 30.000 sale cinematografiche negli Stati Uniti, ha descritto l’acquisizione come una “minaccia senza precedenti”. O’Leary ha promesso di opporsi all’operazione, affermando che le chiusure delle sale cinematografiche e la perdita di posti di lavoro sono conseguenze inevitabili. Ha sottolineato che Netflix distribuisce i film nelle sale in modo limitato, il che potrebbe aggravare la situazione per le comunità locali.
La Writers Guild of America, che rappresenta oltre 12.000 sceneggiatori, ha chiesto che la fusione venga bloccata, sostenendo che l’acquisto di uno dei maggiori concorrenti da parte della più grande azienda di streaming al mondo contravviene alle leggi antitrust. Tuttavia, Netflix ha ribadito la sua intenzione di mantenere il modello di distribuzione tradizionale di Warner Bros., con il co-CEO Ted Sarandos che ha affermato che i titoli destinati al cinema continueranno a essere proiettati nelle sale.
Le sfide del mercato del lavoro a Hollywood
Il New York Times ha evidenziato che molti professionisti del settore cinematografico a Los Angeles stanno affrontando un mercato del lavoro sempre più difficile. A causa della pandemia, di due scioperi sindacali, della delocalizzazione delle produzioni e dell’introduzione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, decine di migliaia di lavoratori sono stati licenziati dall’inizio del 2020.
La deputata democratica Laura Friedman, che rappresenta la zona di Burbank, ha commentato l’accordo, affermando che le concentrazioni nel settore hanno già portato alla perdita di numerosi posti di lavoro nel cinema e nella televisione. Anche Michele Mulroney, presidente della Writers Guild of America West, ha descritto l’operazione come “un disastro”, sostenendo che il modello di business di Netflix si basa sulla preferenza del pubblico di rimanere a casa a guardare contenuti in streaming.
Le implicazioni politiche e future dell’acquisizione
Le preoccupazioni riguardo all’acquisizione non si limitano solo all’industria cinematografica. Un funzionario ha rivelato alla CNBC che l’amministrazione Trump aveva mostrato scetticismo nei confronti dell’operazione, un sentimento condiviso anche da alcuni esponenti democratici come la senatrice Elizabeth Warren. Warren ha avvertito che questa fusione potrebbe comportare un aumento dei prezzi degli abbonamenti e una riduzione delle opzioni disponibili per i consumatori, mettendo a rischio i posti di lavoro.
Le autorità di regolamentazione dovranno ora decidere se approvare l’operazione e se altre aziende, come Paramount Skydance, tenteranno di ostacolarla. Secondo la CNBC, Paramount Skydance starebbe considerando di contattare direttamente gli azionisti di Warner Bros. Discovery per opporsi all’acquisizione da parte di Netflix.
Infine, il Washington Post ha sottolineato che, nonostante Netflix sia il leader nel settore dello streaming, detiene solo il 25% della quota di mercato e deve affrontare una forte concorrenza. La storia di Warner Bros. dimostra quanto sia difficile prevedere le tendenze commerciali nel settore dell’intrattenimento, e le decisioni future delle autorità di regolamentazione saranno cruciali per il destino dell’operazione.
