Nella Repubblica Islamica dell’Iran, il dibattito sull’obbligo del velo per le donne continua a sollevare polemiche all’interno della classe politica. Il 6 dicembre 2025, a Kish, un evento sportivo ha attirato l’attenzione delle autorità, scatenando un acceso confronto su questo tema delicato.
La maratona di Kish e le accuse di indecenza
Durante la maratona di Kish, organizzata il giorno precedente, oltre 5.000 partecipanti hanno preso parte all’evento, tra cui diverse donne che, contrariamente alle normative vigenti, non indossavano il velo. Le immagini diffuse sui social media hanno portato le autorità a definire l’evento come “indecente”. La Procura di Kish ha avviato un procedimento penale nei confronti degli organizzatori, sottolineando la necessità di misure “incisive, deterrenti e intransigenti” per garantire il rispetto delle leggi sul codice di abbigliamento. L’agenzia Tasnim ha denunciato l’assenza di controlli, evidenziando il mancato rispetto delle norme da parte di un numero significativo di partecipanti.
Il velo e il dibattito politico in Iran
Il tema del velo continua a dividere la classe politica iraniana. Nonostante l’obbligo di indossarlo in pubblico, molte donne, in particolare a Teheran, scelgono di non seguirlo. Il presidente Massoud Pezeshkian ha affermato che nessuno dovrebbe essere costretto a portare l’hijab, mentre più della metà dei deputati ha criticato i giudici per non far rispettare la legge. Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura, ha richiesto un approccio più rigoroso nei confronti del rispetto delle normative sull’abbigliamento. Negli ultimi mesi, diversi ristoranti e locali sono stati chiusi per violazioni relative all’obbligo del velo, ma ci sono stati anche concerti e eventi che hanno accolto donne senza hijab, mostrando una crescente tensione tra le tradizioni e le nuove tendenze sociali.
Questa situazione riflette un contesto in evoluzione in Iran, dove le norme culturali e le aspettative sociali sono messe alla prova da un numero crescente di donne che scelgono di affermare la loro libertà di scelta. La maratona di Kish rappresenta non solo un evento sportivo, ma anche un simbolo delle sfide che la società iraniana deve affrontare nel conciliare le tradizioni con le aspirazioni moderne.
