Un recente studio condotto dai ricercatori di Ucla Health, l’Università della California di Los Angeles, ha rivelato un legame sorprendente tra le relazioni sociali di alta qualità e la riduzione del rischio di obesità. Pubblicato sulla rivista scientifica ‘Gut Microbes’, il lavoro evidenzia come l’ormone dell’amore, l’ossitocina, giochi un ruolo cruciale nella comunicazione tra cervello e intestino, influenzando così i comportamenti alimentari e il metabolismo.
La scoperta dei ricercatori di Ucla health
Il 5 dicembre 2025, i ricercatori statunitensi hanno presentato i risultati di uno studio che ha coinvolto quasi 100 partecipanti nell’area di Los Angeles. L’indagine ha raccolto informazioni dettagliate sullo stato civile, sull’indice di massa corporea (BMI), sull’età, sul sesso, sullo stile di vita e sulla qualità della dieta. I partecipanti sono stati sottoposti a una serie di test, tra cui imaging cerebrale durante la visualizzazione di immagini di cibo e analisi di campioni fecali per valutare i metaboliti. I risultati hanno mostrato che coloro che godevano di un forte supporto emotivo all’interno del proprio matrimonio tendevano ad avere un BMI più basso e a manifestare meno comportamenti di dipendenza dal cibo.
L’imaging cerebrale ha rivelato che gli sposi felici mostravano una maggiore attività nella corteccia prefrontale dorsolaterale, un’area del cervello coinvolta nella gestione del desiderio e dell’appetito. Al contrario, i partecipanti non sposati non presentavano gli stessi schemi cerebrali, suggerendo che l’assenza di reti di supporto sociale coese possa influire sul comportamento alimentare.
Il ruolo dell’ossitocina nella salute
L’ossitocina emerge come l’elemento chiave di questo studio. I partecipanti con un forte supporto emotivo mostravano livelli più elevati di questo ormone rispetto a coloro che non erano sposati. Gli esperti ipotizzano che l’ossitocina possa fungere da messaggero biologico, potenziando le aree cerebrali responsabili dell’autocontrollo e promuovendo profili metabolici intestinali più sani. Arpana Church, neuroscienziata di Ucla Health e autrice principale dello studio, ha descritto l’ossitocina come un direttore d’orchestra che armonizza le funzioni cerebrali e intestinali, aiutando a resistere alle voglie alimentari e a mantenere un peso sano.
Church ha anche sottolineato come il matrimonio possa agire come una “palestra per l’autocontrollo“, poiché mantenere una relazione duratura richiede di affrontare costantemente impulsi distruttivi e di allinearsi con obiettivi a lungo termine. Questo processo potrebbe rafforzare i circuiti cerebrali coinvolti nella gestione del comportamento alimentare.
Limitazioni e prospettive future
Nonostante i risultati promettenti, gli autori dello studio hanno evidenziato alcune limitazioni. La ricerca ha raccolto dati in un singolo momento, impedendo di stabilire relazioni di causa-effetto definitive. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti era sovrappeso o obesa e i partecipanti sposati tendevano a essere più anziani. Gli scienziati hanno suggerito la necessità di ulteriori ricerche con campioni più ampi e diversificati e disegni longitudinali per confermare i risultati e approfondire la comprensione dei meccanismi in gioco.
Questo studio rappresenta un passo significativo nella comprensione del legame tra relazioni sociali e salute, suggerendo che la qualità delle interazioni sociali possa essere fondamentale quanto altri fattori noti, come dieta ed esercizio fisico, nella promozione del benessere generale.
