La Treccani designa ‘fiducia’ come parola dell’anno 2025

Franco Fogli

Dicembre 5, 2025

L’Istituto Treccani ha proclamato “fiducia” come la parola dell’anno 2025, un’iniziativa che si inserisce in un contesto di incertezze e tensioni sociali. Questo riconoscimento, avvenuto il 5 dicembre 2025, sottolinea l’importanza di questo concetto etico e sociale, particolarmente per i giovani, invitandoli a costruire legami solidi e a coltivare una responsabilità condivisa per un futuro migliore.

Il significato di fiducia

La scelta dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, presieduto dal filologo Carlo Ossola e diretto da Massimo Bray, pone l’accento su un termine che è diventato cruciale in un periodo caratterizzato da sfide geopolitiche e sociali. “Fiducia”, secondo il Dizionario dell’italiano Treccani 100, è definita come “l’atteggiamento di tranquilla sicurezza che nasce da una valutazione positiva di una persona o di un gruppo di persone, verso altri o verso sé stessi”. Questo concetto si manifesta in vari ambiti: personale, sociale e comunitario, fungendo da legame essenziale per aprirsi e condividere idee, progetti e timori, contribuendo alla costruzione di relazioni durature.

Non è un caso che “fiducia” sia emersa come una delle parole più ricercate sul portale treccani.it, evidenziando un crescente interesse tra i giovani. L’Istituto ha notato un notevole incremento nel numero di clic su questa parola rispetto all’anno precedente, il che testimonia un desiderio di riannodare legami e credere in valori condivisi, senza timore di delusioni. La Treccani afferma che la fiducia rappresenta una parola fragile ma necessaria, soprattutto in un contesto sociale in cui i giovani cercano di riconnettersi con gli altri.

Le radici storiche della fiducia

La parola “fiducia” ha origini latine, derivando dai termini “fides” e “fidelitas”, e ha assunto significato nel corso dei secoli. Gli esperti della Treccani sottolineano che è uno dei termini più utilizzati quando si parla di affidamento, confidenza, fedeltà e responsabilità. In epoche passate, il teologo medievale Adamo Scoto scrisse che “nella fiducia si è edificati e confermati”. Anche Papa Giovanni Paolo II ha messo in evidenza l’importanza di meritare la fiducia attraverso azioni concrete.

In un periodo in cui la fiducia è sotto attacco, l’Istituto Treccani invita a considerarla non solo come un sentimento, ma come una pratica quotidiana. La fiducia è descritta come un patrimonio etico condiviso che alimenta la vita comune. Quest’anno, l’Istituto celebra il centenario della sua fondazione, avvenuta grazie all’imprenditore Giovanni Treccani degli Alfieri e al filosofo Giovanni Gentile, e attraverso questa celebrazione, si rinnova l’invito a promuovere la fiducia come un valore fondamentale per la società.

La scelta di “fiducia” come parola dell’anno 2025 non è solo un riconoscimento linguistico, ma un appello a tutti, in particolare ai giovani, a riflettere sull’importanza di costruire relazioni basate su questo valore, per affrontare insieme le sfide del presente e del futuro.

×