La cantante israeliana Noa ha recentemente espresso la sua opinione sull’attuale situazione legata all’Eurovision Song Contest 2026, in seguito all’annuncio di diversi Paesi che hanno deciso di ritirarsi a causa della partecipazione di Israele. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos il 5 dicembre 2025, Noa ha sottolineato l’importanza del ruolo degli artisti come “costruttori di ponti”, evidenziando come la musica possa essere un mezzo per affrontare le difficoltà e promuovere la pace.
Il messaggio di Noa
Noa ha richiamato alla memoria la sua esibizione all’Eurovision del 2019, dove si è esibita insieme alla collega palestinese Mira Awad. “Eravamo sul palco insieme, un’israeliana e una palestinese, senza paura di parlare del dolore, delle storie, dei sogni e della grande speranza”, ha dichiarato. La cantante ha messo in evidenza come la musica possa unire le persone e fungere da piattaforma per discutere questioni delicate. Secondo Noa, la polarizzazione e l’odio nella società attuale hanno conseguenze visibili in ogni aspetto della vita, inclusi eventi come l’Eurovision.
Noa ha anche sottolineato che l’arte dovrebbe servire come un mezzo per costruire comprensione reciproca e dialogo. “Quando viviamo in una cultura di evasione e falsità , i risultati sono sempre dolorosi e distruttivi”, ha affermato. La cantante ha invitato i suoi colleghi artisti a non ritirarsi di fronte alle difficoltà , ma a usare la loro voce per promuovere la pace e la connessione umana.
L’appello alla pace
In un accorato appello, Noa ha ribadito l’importanza della pace, affermando che è fondamentale per la comprensione umana. “C’è solo una parola da dire: pace. Sosteniamo la pace. Tutti”, ha esortato. La cantante ha evidenziato come lavorare per la pace consenta di riconoscere la vulnerabilità e l’umanità di ciascuno. Ha avvertito che quando ci si ritira nei propri angoli, arrabbiati e frustrati, si perde la capacità di ascoltare le storie degli altri, il che porta a risultati negativi.
Noa ha concluso il suo intervento sottolineando che è cruciale non perdere la speranza nella pace, poiché la musica e l’arte possono essere strumenti potenti per promuovere una maggiore comprensione tra le culture. Il suo messaggio risuona in un momento in cui il mondo è particolarmente diviso, e la sua chiamata all’unità attraverso la musica si fa sentire forte e chiara.
Il contesto dell’Eurovision 2026
Il Eurovision Song Contest 2026 si svolgerà in un clima di tensione, con diversi Paesi, tra cui Spagna, Slovenia, Paesi Bassi e Irlanda, che hanno annunciato il loro boicottaggio a causa della partecipazione di Israele. Questo scenario ha sollevato interrogativi sull’eventuale impatto che tali decisioni potrebbero avere sull’evento e sulla sua capacità di promuovere la diversità culturale e l’inclusione.
La situazione attuale ha spinto artisti come Noa a esprimere le loro opinioni e a lanciare appelli per la pace, evidenziando il ruolo cruciale della musica come veicolo di messaggi positivi e di speranza. La comunità musicale internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre si avvicina la data dell’evento, prevista per maggio 2026.
Noa e altri artisti continuano a ricordare che, nonostante le sfide, la musica ha il potere di unire le persone e di superare le divisioni, un messaggio che risuona particolarmente forte in tempi di conflitto.
