Cordoma del sacro: primo studio mondiale sull’efficacia dell’adroterapia in Italia

Lorenzo Di Bari

Dicembre 5, 2025

Il 5 dicembre 2025, un importante studio internazionale ha rivelato risultati significativi riguardo al trattamento del cordoma del sacro, un raro tumore osseo. Questo tumore, noto per la sua crescita lenta e silenziosa, viene spesso diagnosticato solo quando raggiunge dimensioni considerevoli. In Italia, si registrano circa 60 nuove diagnosi all’anno, principalmente nella regione sacro-coccigea. L’indagine, che si distingue come la prima nel suo genere a livello mondiale, ha confrontato l’approccio chirurgico tradizionale con l’adroterapia, una forma avanzata di radioterapia ad alta precisione, utilizzando ioni carbonio e protoni.

Studio sacro: un confronto innovativo

Lo studio, denominato Sacro (SAcral Chordoma: a Randomized & Observational study on surgery versus definitive radiation therapy in primary localized disease), è stato promosso dall’Italian Sarcoma Group e coordinato dalla Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) di Pavia ha giocato un ruolo cruciale, fungendo da centro di riferimento per l’arruolamento e il trattamento esclusivo con ioni carbonio. Le analisi hanno mostrato che, a tre anni dal trattamento, entrambi gli approcci terapeutici hanno presentato una sopravvivenza globale del 90% e un controllo locale della malattia del 70%. Tuttavia, l’adroterapia ha dimostrato un vantaggio significativo in termini di qualità della vita, poiché consente di preservare le funzioni vescicali, intestinali, motorie e sessuali, a differenza dell’intervento chirurgico che può comportare gravi compromissioni.

Risultati e impatto dello studio

Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista del Cnao e principale investigatore dello studio per la parte relativa all’adroterapia, ha sottolineato che, sebbene l’adroterapia con ioni carbonio fosse già in uso in Giappone dagli anni ’90, non esistevano confronti rigorosi con l’opzione chirurgica. “Lo studio Sacro nasce per colmare questa lacuna”, ha dichiarato Fiore. I dati preliminari, basati su un follow-up mediano di tre anni su 153 dei 170 pazienti arruolati, indicano risultati sovrapponibili tra chirurgia e adroterapia in termini di sopravvivenza e controllo della malattia, ma evidenziano un chiaro vantaggio dell’adroterapia in termini di qualità della vita.

Gianluca Vago, presidente del Cnao e direttore del Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell’Università degli Studi di Milano, ha aggiunto che il centro di Pavia è l’unico in Italia e uno degli otto nel mondo a offrire trattamenti con adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio. Dal 2013, oltre 200 pazienti affetti da cordoma del sacro sono stati trattati con ioni carbonio, una tecnologia che consente di colpire il tumore con una potenza tre volte superiore ai raggi X, riducendo al minimo gli effetti collaterali sui tessuti sani.

La complessità del cordoma del sacro

Il cordoma del sacro rappresenta il 5% di tutti i sarcomi ossei, con oltre il 50% dei casi localizzati nella regione sacrale. Silvia Stacchiotti, presidente dell’Italian Sarcoma Group e oncologa presso l’Oncologia Medica 2 dell’Int di Milano, ha evidenziato la natura insidiosa di questo tumore. I sintomi iniziali, come il dolore in posizione seduta, possono facilmente essere confusi con altre patologie benigne della colonna vertebrale. La crescita tumorale può portare a tumefazioni e disturbi neurologici, rendendo cruciale una diagnosi e un trattamento tempestivi. Lo studio Sacro si rivela quindi fondamentale, poiché offre nuove prospettive terapeutiche che potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da questo raro tumore.

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