Automotive, Guidesi avverte: “L’atteggiamento dell’Ue aumenta il rischio di deindustrializzazione”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 5, 2025

Il 5 dicembre 2025, Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, ha espresso preoccupazione riguardo ai potenziali effetti della Commissione Europea sul settore industriale, in particolare per quanto riguarda il pacchetto automotive. Durante una dichiarazione, Guidesi ha sottolineato che il rinvio di misure concrete potrebbe aumentare il rischio di una deindustrializzazione in Europa. La sua affermazione arriva in vista della prevista comunicazione della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che si terrà il 10 dicembre.

Il pacchetto automotive e le aspettative della Lombardia

L’assessore ha evidenziato la necessità di risposte immediate da parte della Commissione Europea, sostenendo che tali misure devono avere un impatto reale nella salvaguardia del settore automotive. Guidesi ha dichiarato che la Lombardia, insieme all’Automotive Regions Alliance, ha sollecitato da tempo l’apertura a tutte le tecnologie, inclusi i biocarburanti. Ha anche chiesto una revisione dei limiti di emissioni di CO2, estendendo le normative anche ai mezzi pesanti come camion e autobus.

Recentemente, un importante costruttore europeo ha rivelato la produzione della prima auto interamente fabbricata in Cina con il proprio marchio. Guidesi ha messo in guardia contro le ipotesi di detariffazione per i prodotti cinesi, considerandole una strategia industriale inadeguata. La situazione attuale, secondo l’assessore, richiede un intervento deciso e tempestivo da parte della Commissione per evitare che l’industria europea perda competitività.

Preoccupazioni per il settore siderurgico e chimico

Il settore siderurgico non è immune dalle preoccupazioni espresse da Guidesi. L’assessore ha commentato il rinvio dei provvedimenti riguardanti il sistema di scambio di quote di emissione (ETS), una questione che è stata sollecitata a lungo dal sistema lombardo. Inoltre, ha evidenziato l’assenza di limiti all’esportazione di rottame ferroso, un materiale cruciale per la siderurgia della regione. Guidesi ha sottolineato che senza un intervento immediato, il settore rischia di subire gravi conseguenze.

Un altro settore che richiede attenzione è quello della chimica. Guidesi ha esortato la Commissione a accelerare le misure di supporto, partendo da un intervento sui costi energetici e da una revisione delle normative che attualmente limitano la competitività del settore. La sua richiesta è chiara: è necessario un cambiamento significativo per evitare che la chimica diventi un’industria insostenibile in Europa.

La risposta della Lombardia e la mobilitazione per la manifattura

L’assessore ha avvertito che senza un intervento concreto da parte della Commissione Europea, la Lombardia organizzerà una protesta a sostegno della manifattura. Guidesi ha chiarito che questa mobilitazione non è solo per proteggere l’economia regionale, ma anche per garantire il lavoro e il futuro delle nuove generazioni. La situazione attuale richiede un’azione immediata e decisiva, poiché il rischio di una desertificazione industriale è reale e imminente.

Con milioni di posti di lavoro in pericolo e interi settori a rischio, Guidesi ha ribadito che ulteriori rinvii non sono accettabili. La Lombardia si prepara quindi a far sentire la propria voce in questa battaglia per la salvaguardia dell’industria e dell’occupazione, sottolineando l’urgenza di un cambiamento normativo che possa garantire un futuro prospero per il settore industriale europeo.

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