Bristol Myers Squibb e il Ministero dell’Università e della Ricerca si uniscono per sostenere i giovani scienziati attraverso un’iniziativa che prevede l’attivazione di otto dottorati innovativi. Questi programmi, che hanno preso avvio nel mese di novembre 2025, coinvolgono cinque università distribuite in quattro regioni italiane: Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia. L’iniziativa mira a promuovere la **ricerca** in ambiti cruciali come la **salute cardiovascolare**, l’**oncologia**, le **neuroscienze**, la **Digital Health**, la **Data Science** e le **scienze omiche**.
Un progetto di collaborazione pubblico-privato
L’iniziativa, co-finanziata da Bristol Myers Squibb Italia, prevede un investimento complessivo di circa **587mila euro**, con un contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca di **60mila euro** per ciascuna borsa di dottorato. Durante la conferenza stampa tenutasi a **Roma**, Regina Vasiliou, Vice President e General Manager di Bristol Myers Squibb Italia, ha sottolineato l’importanza di questa **collaborazione**, evidenziando come l’azienda, attiva in Italia da quasi ottant’anni, sia tra le prime per impegno nella **ricerca clinica**. Negli ultimi cinque anni, l’azienda ha investito oltre **100 milioni di euro**, con più di **170 studi clinici** attivi in oltre **800 centri ospedalieri**.
La ricerca clinica come motore di sviluppo
Roberto Poscia, direttore dell’Unità di **Ricerca clinica** presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I e presidente del Comitato per le **Terapie avanzate** dell’**AIFA**, ha evidenziato come la **ricerca clinica** rappresenti un elemento chiave per la crescita del **sistema sanitario italiano**. Tuttavia, ha anche messo in luce una criticità: la mancanza di personale formato, come **data manager** e **study coordinator**, che possa essere integrato nel **Servizio Sanitario Nazionale**. Per affrontare questa sfida, è fondamentale investire nella **formazione** e nella valorizzazione delle **competenze**, per garantire al Paese un ruolo di **leadership** nella **ricerca clinica**.
Focus sui dottorati e le aree di ricerca
I **dottorati** attivati sono distribuiti tra le università degli Studi di **Bari**, la **Sapienza Università di Roma**, l’Università degli Studi di **Roma Tor Vergata**, l’**Humanitas University** di **Milano** e l’Università del **Piemonte Orientale**. Alessandro Bigagli, Senior Medical Director di Bristol Myers Squibb Italia, ha elencato le **aree di ricerca**, sottolineando l’importanza dei programmi dedicati alla **medicina di precisione**, che mirano a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da **malattie gravi**. Tra i progetti spicca il **dottorato** in **Network Oncology** e **Precision Medicine**, che forma ricercatori nell’**oncologia personalizzata**, e il **dottorato** in **Data Science in Medicine**, focalizzato sull’analisi dei **Big Data** per migliorare diagnosi e trattamenti.
Innovazione e futuro della ricerca
Michael May, Vice President e Head of European Medical di Bristol Myers Squibb, ha descritto come l’azienda investa globalmente in **ricerca** e **sviluppo**, con **28 miliardi di dollari** spesi negli ultimi tre anni. La **collaborazione** con l’**Innovative Health Initiative** è vista come strategica per affrontare le sfide della **salute pubblica** e migliorare i risultati per i **pazienti**. Attraverso l’**innovazione tecnologica**, l’azienda punta a trasformare la **ricerca** in un motore di **sviluppo** per il **sistema sanitario europeo** e globale.
L’approccio **multidisciplinare** di Bristol Myers Squibb e le **sinergie** create con le università e i centri di **ricerca** rappresentano una grande opportunità per i giovani **dottorandi**, favorendo la contaminazione di idee e **competenze** e contribuendo a rafforzare la **competitività** del **sistema Italia**.
