Il 4 dicembre 2025, la Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” ha fatto il suo ingresso a Roma, presso il centro congressi Nuvola dell’Eur, dove proseguirà fino all’8 dicembre. Questo evento, che ha attirato l’attenzione di lettori e appassionati, è stato accompagnato da polemiche riguardanti la presenza di alcuni editori, in particolare la casa editrice Passaggio al Bosco. La fiera, che conta la partecipazione di 569 editori, offre un programma ricco di 700 appuntamenti, seguendo il tema “Ragioni e sentimenti“, curato da Chiara Valerio.
Durante la conferenza stampa di apertura, Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), ha ribadito la posizione degli editori riguardo alla censura. “Siamo contro ogni forma di censura, spetta ai lettori aderire o meno a una proposta editoriale”, ha affermato Cipolletta, sottolineando l’importanza di garantire la libertà di espressione anche per le idee più controverse. Ha anche evidenziato che, sebbene ci siano editori che potrebbero violare la legge, la responsabilità di scegliere spetta sempre al pubblico.
La presenza di Passaggio al Bosco ha suscitato un acceso dibattito, con un appello firmato da circa ottanta autori e personalità del mondo culturale che mettevano in discussione l’opportunità di includere un editore associato a ideologie condannate. Cipolletta ha risposto a queste preoccupazioni, affermando che la censura non è la soluzione e che è fondamentale mantenere aperto il dibattito sulle idee, anche quelle che non si condividono.
Il dibattito sulla censura e la libertà di espressione
Il tema della censura è stato affrontato anche dallo scrittore Christian Raimo, uno dei firmatari dell’appello contro la presenza di Passaggio al Bosco. Durante la fiera, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla diffusione di ideologie estreme, affermando che è necessario stabilire un “confine democratico alle idee”. Raimo ha sottolineato che l’editore in questione sembra promuovere una forma di propaganda nazista, un aspetto che non può essere ignorato nel contesto attuale.
Raimo ha deciso di partecipare all’evento, a differenza di altri artisti come il vignettista Zerocalcare, che ha annunciato il suo ritiro in segno di protesta. Lo scrittore ha chiarito che non si tratta di censura, ma di una richiesta di rispetto delle regole democratiche. “Non si parla di destra o sinistra, ma di un editore che sembra fare propaganda nazista“, ha affermato, evidenziando l’importanza di escludere tali contenuti per mantenere un dibattito pubblico sano.
Per Raimo, i libri pubblicati da Passaggio al Bosco non rappresentano solo nomi sconosciuti, ma sono legati a figure significative della storia, e la loro diffusione potrebbe contribuire alla formazione di una militanza neofascista. “Nessuno di noi vuole vivere in un mondo dove si possa tollerare la propaganda nazista“, ha concluso, sottolineando che è fondamentale affrontare queste problematiche con serietà.
Le reazioni e il futuro del dibattito
La fiera “Più libri più liberi” si configura quindi come un palcoscenico non solo per la promozione della piccola e media editoria, ma anche come un luogo di confronto su temi delicati come la libertà di espressione e la censura. Le dichiarazioni di Cipolletta e Raimo riflettono le tensioni esistenti nel panorama culturale italiano, dove la libertà di pubblicazione deve essere bilanciata con la responsabilità sociale.
La questione della censura e della libertà di espressione continuerà a essere al centro del dibattito pubblico, e la fiera rappresenta un’importante occasione per esplorare queste tematiche. Con la partecipazione di numerosi autori e lettori, l’evento offre un’opportunità unica per riflettere sulle sfide che la cultura e la società affrontano oggi, in un contesto in cui le ideologie estreme possono riemergere e influenzare il discorso pubblico.
