L’ex Alta Rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di rettrice del Collegio d’Europa, situato a Bruges, in Belgio. La decisione è stata presa in seguito a un’indagine avviata dall’Ufficio del Pubblico Ministero Europeo (Eppo), che sta esaminando un caso di presunta frode ai danni degli interessi finanziari dell’Unione. La notizia è stata diffusa il 4 dicembre 2025, alle ore 14:10.
Mogherini ha comunicato la sua scelta attraverso un messaggio pubblicato sul sito ufficiale del Collegio, sottolineando il suo impegno per la correttezza e il rigore nel svolgere le sue funzioni. Ha dichiarato: “Oggi ho deciso di dimettermi dalla carica di rettrice del Collegio d’Europa e di direttrice dell’Accademia Diplomatica dell’Unione Europea“. La sua uscita segna un momento significativo, dato il suo ruolo di rilievo nelle istituzioni europee.
Le ragioni delle dimissioni
La decisione di Federica Mogherini di lasciare l’incarico è stata influenzata dall’indagine in corso, che riguarda l’organizzazione di corsi per diplomatici europei gestiti dal Collegio. Secondo le fonti, l’inchiesta si concentra su presunti illeciti finanziari che avrebbero coinvolto fondi dell’Unione Europea. Questo sviluppo ha portato a un clima di incertezza e preoccupazione all’interno dell’istituzione accademica.
Nel suo messaggio di commiato, Mogherini ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto dalla comunità del Collegio, evidenziando i cinque anni di lavoro insieme e l’importanza dell’innovazione e dell’eccellenza nel percorso formativo intrapreso. La sua affermazione di essere “orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato insieme” riflette il legame che ha costruito con studenti, docenti e personale durante il suo mandato.
Le reazioni internazionali
Intanto, gli Stati Uniti hanno espresso critiche nei confronti di Mogherini. Christopher Landau, vice segretario di Stato americano, ha commentato la situazione in un post sui social media, mettendo in discussione le posizioni precedenti di Mogherini, in particolare riguardo alla sua definizione della Cuba comunista come “democrazia monopartitica”. Le sue affermazioni sono state interpretate come un tentativo di giustificare investimenti e relazioni commerciali che avrebbero avvantaggiato un regime considerato repressivo da Washington.
Questa reazione da parte degli Stati Uniti sottolinea le tensioni geopolitiche che circondano le questioni europee e la politica estera, in particolare nei confronti di paesi come Cuba. Le parole di Landau evidenziano anche come la figura di Mogherini continui a suscitare dibattiti accesi a livello internazionale.
Il futuro di Mogherini e del Collegio d’Europa
La partenza di Federica Mogherini segna un cambiamento significativo per il Collegio d’Europa, un’istituzione che ha svolto un ruolo cruciale nella formazione di futuri leader europei. Con la sua esperienza e il suo background politico, Mogherini ha contribuito a plasmare il programma accademico e le relazioni internazionali del Collegio.
Il futuro dell’istituzione ora dipenderà da chi assumerà la sua carica e dalle scelte strategiche che verranno fatte per affrontare le sfide che si presentano, in particolare quelle legate alla gestione dei fondi e alla trasparenza. La comunità accademica e gli studenti sono in attesa di vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le prossime mosse del Collegio d’Europa in questo contesto complesso e in continua evoluzione.
