È scomparso a 84 anni Steve Cropper, icona del Memphis Sound e dei Blues Brothers

Marianna Ritini

Dicembre 4, 2025

Il 3 dicembre 2025, il mondo della musica ha subito una grave perdita con la scomparsa di Steve Cropper, leggendario chitarrista e compositore statunitense, noto per il suo contributo fondamentale al Memphis Sound. Cropper è deceduto a Nashville, nel Tennessee, all’età di 84 anni. La notizia è stata confermata dalla sua famiglia e riportata da vari media americani, segnando la fine di una carriera che ha influenzato profondamente la musica soul e rock.

Un percorso musicale straordinario

Steve Cropper è stato un pilastro della musica americana, riconosciuto per la sua abilità con la chitarra Telecaster e per la sua capacità di scrivere brani iconici come “(Sittin’ on) the Dock of the Bay”, “Soul Man” e “Green Onions”. Fondatore della storica band Booker T. & the M.G.’s, Cropper ha avuto un ruolo chiave nella creazione di alcuni dei brani più memorabili della musica soul. Inoltre, ha fatto parte della Blues Brothers Band, un gruppo che ha guadagnato fama mondiale grazie ai film cult degli anni ’80.

Nato il 21 ottobre 1941 nei pressi di Dora, Missouri, Cropper si trasferì a Memphis con la sua famiglia nel 1950. Qui, entrò in contatto con una varietà di generi musicali, tra cui gospel e rock’n’roll, che influenzarono il suo stile unico. Iniziò a suonare la chitarra all’età di dieci anni, ispirato da artisti come Chuck Berry e Jimmy Reed. La sua carriera professionale iniziò alla fine degli anni ’50 con i Royal Spades, che si trasformarono in The Mar-Keys, raggiungendo il successo con il brano “Last Night”.

Il trionfo con i Booker T. & the M.G.’s

Nel 1962, Cropper e i suoi compagni formarono gli Booker T. & the M.G.’s, una band che avrebbe rivoluzionato il panorama musicale. La loro jam session che portò alla creazione di “Green Onions” segnò un momento storico, con il brano che raggiunse il primo posto nella classifica R&B. Gli M.G.’s divennero la house band di Stax Records, contribuendo a definire il suono di un’epoca e diventando una delle sezioni ritmiche più influenti della musica americana.

Cropper si distinse per il suo stile chitarristico caratterizzato da riff incisivi e ritmi serrati. Già nel 1996, la rivista “Mojo” lo aveva definito “il più grande chitarrista vivente”. Durante la sua carriera, collaborò con artisti di fama mondiale come Otis Redding, con cui scrisse “(Sittin’ on) the Dock of the Bay”, e lavorò con nomi del calibro di Wilson Pickett e Eddie Floyd.

Il legame con la Blues Brothers Band

La notorietà di Cropper esplose nel 1978, quando fu scelto da John Belushi e Dan Aykroyd per unirsi alla Blues Brothers Band. Questo nuovo capitolo della sua carriera lo portò a esibirsi in tour e a partecipare al celebre film “The Blues Brothers” del 1980. La sua presenza scenica, accompagnata dall’iconico “Play it, Steve!”, divenne parte integrante della sua immagine pubblica.

Negli anni successivi, Cropper continuò a incidere album da solista e a collaborare con artisti come Paul Simon ed Elton John. La sua carriera è stata costellata di successi, tra cui una nomination ai Grammy nel 2021 per l’album “Fire It Up” e il rilascio di “Friendlytown” nel 2024. Cropper è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992 e nella Songwriters Hall of Fame nel 2005, riconoscimenti che attestano il suo impatto duraturo sulla musica.

Con il suo approccio artigianale alla musica e la capacità di ottenere suoni unici dalla sua chitarra, Steve Cropper rimarrà nella memoria collettiva come uno dei più grandi chitarristi e produttori della storia della musica. La sua eredità continua a ispirare generazioni di musicisti in tutto il mondo.

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