Ue, Pro Vita e Vannacci lanciano allerta su transizioni sessuali nei minori

Franco Fogli

Dicembre 3, 2025

Oggi, 3 dicembre 2025, si è svolta una conferenza stampa a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, organizzata da Pro Vita & Famiglia onlus. L’evento, intitolato “Ideologia gender e salute dei minori in Ue”, ha visto la partecipazione dell’eurodeputato Roberto Vannacci e del gruppo Patriots for Europe. Durante l’incontro, è emerso un forte allarme riguardo a quello che è stato definito un fenomeno di “epidemia delle transizioni di genere” tra i minori, con migliaia di giovani che si sentono spinti a cambiare sesso.

Il fenomeno delle transizioni di genere

Il presidente di Pro Vita & Famiglia, Antonio Brandi, ha sottolineato che questo fenomeno non è spontaneo, ma è il risultato di una propaganda legata all’ideologia gender, che tende a negare il sesso biologico a favore di un’identità di genere fluida. Brandi ha citato uno studio statunitense condotto su 64.000 persone, evidenziando che il 9% di esse si è dichiarato detransitioner, ovvero ha scelto di tornare indietro rispetto alla transizione di genere. Ha anche menzionato la Cass Review del Regno Unito, che ha messo in discussione l’approccio affermativo, il quale sostiene che ogni disagio avvertito dai minori debba essere immediatamente affrontato attraverso un percorso medico di cambio di sesso.

La testimonianza di Daniel Black

Durante la conferenza, è stato presentato il caso di Daniel Black, un giovane ceco che ha vissuto in prima persona la transizione di genere. Black ha raccontato la sua esperienza, descrivendo come, a soli 16 anni, si sia trovato in una situazione di vulnerabilità e confusione. Invece di ricevere un supporto adeguato, gli è stato detto che era nato nel corpo sbagliato e che solo attraverso ormoni e interventi chirurgici avrebbe potuto trovare una soluzione. Ha denunciato la superficialità di una visita di soli 30 minuti che ha portato a decisioni drastiche e irreversibili, inclusa la castrazione a 18 anni. Black ha fatto appello all’Unione Europea affinché fermi la medicalizzazione prematura dei minori e vieti l’uso di bloccanti della pubertà e ormoni cross-sex.

La posizione dell’eurodeputato Vannacci

L’eurodeputato Vannacci ha evidenziato l’importanza di considerare le persone reali dietro il dibattito sull’ideologia di genere. Ha affermato che l’Europa deve adottare una posizione prudente, basata su evidenze scientifiche, riguardo alle decisioni che coinvolgono i minori. Vannacci ha messo in discussione l’idea che qualcuno possa nascere nel corpo sbagliato, sottolineando la necessità di un dibattito aperto e inclusivo su questi temi. Alla conferenza era presente anche Ludovine de La Rochère, attivista francese e presidente de Le Syndicat de la Famille, che ha contribuito alla discussione sul tema della salute dei minori in relazione all’ideologia gender.

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