Cinque ore di discussioni intense non hanno portato a risultati concreti nel tentativo di risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ricevuto a Mosca, il 15 gennaio 2025, Steve Witkoff e Jared Kushner, emissari dell’ex presidente americano Donald Trump, per presentare un piano volto a porre fine alle ostilità . Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo, ha descritto l’incontro come “costruttivo e sostanzioso”, ma ha sottolineato l’assenza di progressi significativi.
Il contenuto del vertice al Cremlino
Durante l’incontro, che si è svolto al Cremlino, sono state discusse le proposte americane per la risoluzione della crisi ucraina. Tuttavia, Ushakov ha chiarito che non esiste attualmente una versione di compromesso accettabile per entrambe le parti. “Alcuni punti del piano americano sono considerati accettabili dalla Russia, mentre altri no”, ha dichiarato il consigliere. La Russia ha ricevuto ulteriori documenti dopo la presentazione iniziale del piano di pace, ma Ushakov ha rifiutato di rivelare i dettagli di tali proposte, affermando che tutti i documenti riguardano una risoluzione pacifica a lungo termine della crisi in Ucraina.
Nonostante l’apparente apertura al dialogo, le posizioni di Mosca e Washington rimangono distanti. “Dai risultati dell’incontro, è chiaro che non ci sono stati passi avanti significativi sulla questione ucraina“, ha aggiunto Ushakov. La questione dei confini territoriali rimane centrale, con la Russia che punta a ottenere il Donbass e a creare una zona cuscinetto nel nord dell’Ucraina, come affermato da Putin nelle ultime dichiarazioni.
Le prospettive future e i contatti tra le parti
Ushakov ha anche menzionato che l’incontro non ha approfondito le specifiche del piano di pace americano, lasciando aperta la possibilità di ulteriori contatti tra Russia e Stati Uniti. La questione di un incontro diretto tra Putin e Trump dipenderà dai progressi a livello di staff e ministeri degli Esteri. Witkoff e Kushner, dopo il colloquio con Putin, si preparano a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un Paese europeo non specificato, per discutere gli esiti dei negoziati con il leader russo.
Le dichiarazioni di Putin e le tensioni con l’Europa
Prima dell’incontro con gli emissari americani, Putin ha rilasciato dichiarazioni provocatorie nei confronti dell’Europa. “Se l’Europa vuole scatenare una guerra, noi siamo pronti, adesso”, ha affermato, respingendo le proposte europee come inaccettabili. Il presidente russo ha accusato i leader europei di ostacolare le iniziative americane e ha insistito sul fatto che non esiste un programma pacifico da parte loro.
Putin ha anche parlato della città di Pokrovsk, definendola “di significato speciale” per gli obiettivi russi e ha ribadito che essa è “sotto il pieno controllo dell’esercito russo”. Ha avvertito che la Russia intensificherà gli attacchi ai porti ucraini in risposta alle aggressioni contro le navi nel Mar Nero, evidenziando ulteriormente le tensioni in corso tra i due Paesi.
