Il noto fumettista Zerocalcare ha annunciato la sua decisione di non partecipare alla fiera “Più libri più liberi”, che si svolgerà a Roma dal 4 al 6 dicembre 2025. La sua scelta è stata influenzata dalla recente conferma da parte dell’Associazione Italiana Editori (AIE) della presenza della casa editrice Passaggio al Bosco tra gli stand dell’evento. Questo editore, secondo quanto sostenuto da Zerocalcare e da altri intellettuali, ha un catalogo che esalta figure e ideologie legate al nazifascismo e all’antisemitismo.
Il contesto dell’appello
Il 2 dicembre 2025, Zerocalcare e altri importanti nomi della cultura italiana, come Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Carlo Ginzburg, Daria Bignardi e Caparezza, hanno firmato un appello indirizzato all’AIE. Nel documento, gli autori hanno espresso la necessità di riflettere sulla presenza di una casa editrice che promuove contenuti controversi e potenzialmente offensivi. L’appello ha suscitato un dibattito acceso nel panorama culturale italiano, evidenziando le tensioni tra libertà di espressione e responsabilità etica.
La decisione di Zerocalcare
In un video pubblicato sui suoi canali social, Zerocalcare ha spiegato le motivazioni alla base della sua rinuncia. “Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio”, ha dichiarato, sottolineando che la sua scelta è stata influenzata da un principio che ha sempre considerato fondamentale: “Non si condividono gli spazi con i nazisti“. La sua posizione è chiara e ferma, evidenziando l’importanza di prendere una posizione etica in un contesto in cui le ideologie estremiste possono trovare spazio.
Il fumettista ha anche espresso il suo dispiacere per coloro che avevano programmato di incontrarlo durante la fiera. Ha promesso di cercare altre occasioni per interagire con i suoi fan, dimostrando così un forte attaccamento al suo pubblico. “Mi spiace davvero per chi veniva apposta”, ha aggiunto, lasciando intendere che la sua decisione non è stata facile ma necessaria.
Le reazioni alla sua scelta
La rinuncia di Zerocalcare ha generato una serie di reazioni nel mondo della cultura e tra i suoi fan. Molti hanno espresso il loro supporto per la sua posizione, riconoscendo il coraggio di prendere una posizione netta contro ideologie che considerano dannose. Allo stesso tempo, ci sono state anche voci critiche che hanno messo in discussione l’idea di escludere un editore dalla fiera, sostenendo che il dibattito e la contestazione delle idee dovrebbero avvenire all’interno di spazi pubblici.
La fiera “Più libri più liberi” rappresenta un’importante occasione per la promozione della piccola e media editoria in Italia, e la scelta di Zerocalcare di non partecipare pone interrogativi su come affrontare la questione della libertà di espressione in un contesto culturale sempre più polarizzato. L’evento, previsto per il prossimo fine settimana, continuerà a essere un punto di riferimento per gli amanti della lettura e dell’editoria, ma ora è anche al centro di un dibattito più ampio sulle responsabilità etiche degli autori e degli editori.
