Mps e Mediobanca, Riva di Confindustria Assoconsult avverte: “Attenzione alle indagini sul risiko”

Franco Fogli

Dicembre 3, 2025

Luigi Riva, presidente di Strategic Management Partners e Confindustria Assoconsult, ha espresso preoccupazioni riguardo alla situazione attuale del settore bancario italiano durante un’intervista con l’agenzia AdnKronos. Riva ha sottolineato che l’incertezza sugli assetti bancari potrebbe portare a un irrigidimento delle condizioni di credito, un problema che si presenta in un momento critico per le imprese italiane.

Il contesto del consolidamento bancario

La recente inchiesta che coinvolge MPS e Mediobanca ha riacceso l’attenzione sul processo di consolidamento del sistema bancario italiano. Riva ha messo in evidenza come questa vicenda, pur non entrando nel merito legale, sollevi interrogativi fondamentali sul futuro del settore. Il presidente di Strategic Management Partners ha affermato che il consolidamento è essenziale per garantire la competitività delle banche italiane a livello europeo. Il settore bancario si trova ad affrontare sfide importanti, tra cui la compressione dei margini a causa della normalizzazione dei tassi di interesse, la necessità di investimenti tecnologici significativi e requisiti di capitale sempre più severi imposti dalle autorità di vigilanza. In questo scenario, il consolidamento non è solo un’opzione, ma una necessità per affrontare le sfide strutturali del mercato.

Le conseguenze per il finanziamento delle imprese

Riva ha messo in guardia riguardo ai rischi concreti per il finanziamento delle imprese italiane. Secondo le stime dell’ABI-Cerved, il tasso di deterioramento del credito alle aziende è aumentato dal 2,4% nel 2023 al 3,5% nel 2024, evidenziando una crescente selettività da parte delle banche. Quando un istituto è coinvolto in operazioni straordinarie o ristrutturazioni, tende a concentrarsi sulla gestione interna, il che si traduce in tempi più lunghi per le istruttorie e condizioni meno favorevoli per le imprese. Le piccole e medie imprese, che costituiscono il 99% del tessuto produttivo italiano, sono particolarmente vulnerabili a questa dinamica.

Rischi di sistema e liquidità

Riva ha anche evidenziato come la frammentazione del settore bancario possa diventare un rischio sistemico. Se il processo di consolidamento si arresta a causa di contenziosi legali o normativi, l’Italia potrebbe trovarsi con un settore bancario debole e incapace di erogare credito, specialmente per investimenti di medio-lungo termine. Sebbene la liquidità complessiva delle banche italiane non sia in discussione, l’accesso effettivo delle imprese a questa liquidità potrebbe essere compromesso. Le banche, in tempi di incertezza, tendono a essere più prudenti, aumentando gli spread e richiedendo maggiori garanzie, il che potrebbe portare a un costo del credito inadeguato per le imprese manifatturiere.

Opportunità nel cambiamento

Nonostante le sfide, Riva ha indicato che il consolidamento bancario, se gestito correttamente, può rappresentare un’opportunità per rafforzare il sistema economico. Banque più grandi e solide possono diversificare il rischio, investire in tecnologie avanzate e migliorare l’efficienza operativa. Inoltre, la prevista discesa dei tassi di interesse da parte della BCE nel 2025 potrebbe stimolare una ripresa della domanda di credito, a beneficio dell’intero tessuto produttivo.

Raccomandazioni per gli imprenditori

In questa fase di incertezze, Riva ha fornito tre raccomandazioni agli imprenditori. Prima di tutto, è fondamentale diversificare le fonti di finanziamento, non limitandosi solo alle banche, ma considerando anche intermediari finanziari non bancari. In secondo luogo, le imprese devono rafforzare la propria solidità finanziaria per accedere più facilmente al credito. Infine, è essenziale pianificare con anticipo, in modo da essere pronti quando le condizioni di mercato miglioreranno. Riva ha concluso sottolineando l’importanza di prepararsi per affrontare le opportunità che si presenteranno, nonostante le attuali incertezze.

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